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INTERVISTA

Claudio Mattone, 40 anni come paroliere. Autore dei brani del musical in scena a Lugano

A colloquio con Claudio Mattone, prestigioso autore di canzoni italiane e autore dei brani della commedia musicale in allestimento al Palacongressi di Lugano da venerdì a domenica "È molto meglio in due".
Claudio Mattone, 40 anni come paroliere. Autore dei brani del musical in scena a Lugano
A colloquio con Claudio Mattone, prestigioso autore di canzoni italiane e autore dei brani della commedia musicale in allestimento al Palacongressi di Lugano da venerdì a domenica "È molto meglio in due".
Per i più distratti il suo nome non dice molto, eppure Claudio Mattone è uno dei nomi più illustri della canzone leggera italiana. Uno di quei personaggi che lavorando dietro le quinte dello spettacolo, ha lasciato una notevole im...

Per i più distratti il suo nome non dice molto, eppure Claudio Mattone è uno dei nomi più illustri della canzone leggera italiana. Uno di quei personaggi che lavorando dietro le quinte dello spettacolo, ha lasciato una notevole impronta nella storia della musica. Come? Componendo tantissime canzoni portate al successo dai più grandi cantanti italiani e internazionali, brani che a differenza del suo nome anche per i più distratti vogliono dire molto. Qualche esempio? Dagli inizi con "Ma che freddo fa", "Il cuore è uno zingaro", alla celeberrima "Ancora" cantata da Edoardo De Crescenzo, passando per tutte le canzoni composte per Renzo Arbore, quali "Il Clarinetto" e "Ma la notte no", fino ad arrivare a tempi più recenti scrivendo interi cd per i Neri per caso, per i quali ha composto "Le ragazze", brano giunto al primo posto nella categoria nuove proposte a Sanremo, e per Syria che con due pezzi firmati da Claudio Mattone vince nel 1996 il festival sanremese e nel 1997, promossa al girone big, si piazza al terzo posto della classifica.

Oggi Mattone si sta dedicando alla realizzazione di commedie musicali. Sua è infatti la produzione di "Cera una volta .... Scugnizzi", un musical all'italiana che ha tutte le carte in regole per diventare un piccolo classico dello spettacolo, se verrà sfruttato come si deve e supportato da una promozione adeguata. Sue sono le musiche anche della commedia musicale "È molto meglio in due", interpretata da Gianfranco Jannuzzo, Paola Quattrini e Lorenza Mario, e che viene rappresentata al Palacongressi di Lugano da venerdì a domenica.

A parlarci di questa passione per il musical e per la commedia musicale è Mattone in persona, il quale attualmente impegnato all'Augusteo di Napoli per l'allestimento di "Cera una volta... Scugnizzi", ha accettato di farsi intervistare durante un attimo di pausa.

"La passione per il musical è nata circa una decina di anni fa, quando lavoravo con la famosa ditta "Garinei e Giovannini". All'inizio mi limitavo a scrivere solo le canzoni, poi la passione è cresciuta talmente tanto che mi sono buttato anche nella produzione. Ne è un esempio il musical "C'era una volta Scugnizzi" in cui non ho scritto solo le musiche, ma realizzato tutta la messa in scena. Ogni volta che si inizia a lavorare a una commedia musicale è una grande scommessa, anche perché bisogna avere una flessibilità che permette di affrontare sempre registri musicali completamente diversi. In "È molto meglio in due" ad esempio, ho avuto a che fare con dei professionisti affermati e di lunga esperienza, per cui con loro ho lavorato in un determinato modo, che è molto diverso rispetto a quello adottato in "C'era una volta Scugnizzi" dove la maggior parte dei protagonisti è rappresentata da attori che affrontano per la prima volta il palcoscenico. C'è un registro diverso su cui muoversi: sia dal punto di vista musicale che teatrale bisogna usare linguaggi diversi. Inoltre devo anche precisare che in "È molto meglio in due" si sente molto la mano del grande Garinei, dato che è stato lui a scrivere l'intera opera".

Una passione quella per il musical e la commedia musicale che nasce dopo tanti anni in cui si è dedicato prevalentemente alla realizzazione di canzoni. Ma quante ne ha scritte?
"È difficile dirlo. Non le ho mai cantate. Qualcuno mi ha detto di essere arrivato a contarne circa seicento".

Molte di queste canzoni sono diventate dei grandi successi. In tutti questi anni non si è mai chiesto il motivo per cui un brano riesce ad avere successo e un altro no?
"Penso che nessuno lo abbia capito, anche se i critici avanzano sempre alcune teorie. Personalmente non conosco quale possa essere il segreto per la riuscita di un successo. Mi verrebbe da dire che alla base di una canzone ci deve essere il divertimento di chi la compone. Ogni volta che durante la realizzazione di una canzone mi sono divertito, quella canzone ha poi avuto un grande successo. Questo in fondo è il segreto per cui ancora, dopo quasi 40 anni di attività, compongo brani. Qualora non mi divertissi più, allora lascerei perdere".

Quando scrive una canzone, la compone pensando direttamente a un interprete?
"Non sempre. Capita a volte che scrivendo un brano immagino che la mia canzone possa essere interpretata da un cantante piuttosto che da un altro. Ma non mi lascio quasi mai influenzare da queste situazioni. Molte canzoni nascono quasi per caso. Quando lavoravo con Arbore, venivo contagiato dalla sua simpatia, e allora nascevano canzoni che solo un cantante come Arbore poteva interpretare. Non riesco a scrivere una canzone a tavolino, ma sicuramente mi lascio influenzare dalla personalità dell'artista con il quale in quel momento lavoro".

Ma tra le tante canzoni che ha composto, qual è quella che esprime al meglio il mondo di Claudio Mattone.
"Direi "La città di Pulcinella", forse perché esprime quella che è la filosofia di fondo della mia città, ovvero Napoli, e della mia personalità. In fondo è una canzone che ho realizzato in piena libertà, senza nessuna costrizione, per cui è un brano al 100 per cento mio".

Un sondaggio ha eletto "Ancora" la più bella canzone degli anni ottanta. Come è nata questa canzone?
"In modo molto semplice e spontaneo. In quel periodo frequentavo spesso Migliacci, con il quale scrivevo molte canzoni. Un giorno mi sono messo al pianoforte e insieme è nata questa composizione. Io ho realizzato la musica, Migliacci il testo. Era un bell'affiatamento il nostro. Poi però ho sentito l'esigenza di tornare a scrivere anche i testi e non fermarmi solo alla musica".

Per chi vorrebbe scrivere una canzone e non lo ha ancora fatto?
"Ci sono due artisti che stimo molto, ma per i quali non ho mai realizzato nulla. Sono Mina ed Eros Ramazzotti. Non sono un autore che manda abitualmente le canzoni ai cantanti o alle case discografiche. Il giorno in cui spedirò a loro un mio pezzo devo assolutamente essere convinto che si tratti di una canzone bellissima. Inoltre da un po' di tempo questa attività di produttore teatrale sta assorbendo tutte le mie energie, magari mettendo un po' da parte il lavoro di autore. Ma ritornerò presto a scrivere canzoni".

Una volta però le canzoni avevano testi molto più semplici, forse anche più genuini. Oggi tutto è concentrato verso la complessità, con contenuti che a volte hanno pretese intellettualistiche. Lei come giudica le nuove canzoni dei giovani autori?
"Credo che ci sia una tendenza al minimalismo. Ci sono alcune canzoni belle, ma la maggior parte sono mediocri. Quasi nessuna riesce a superare questa mediocrità. Alle canzoni manca quel quid in più per poter parlare di capolavori. I grandi, che riescono ad andare oltre, sono in fondo sempre gli stessi: Mina, Celentano, Morandi, Dalla, Vasco Rossi. Oggi è difficile creare queste personalità, perché si tende a realizzare sempre un prodotto minimalista e di breve durata".

Concludendo, ma non le dispiace che di una canzone viene sempre ricordato il cantante e quasi mai l'autore?
"Lei mette il dito nella piaga. Purtroppo questo è un destino comune un po' a tutti gli autori. Personalmente è un problema che in realtà ho già superato da molto tempo, anche se mi dispiace quando un cantante cerca di prendersi tutti i meriti del brano e non ricorda nemmeno che alla realizzazione della canzone hanno collaborato anche altre persone".

Sal Feo

 

 

 

 

 

 

 

 

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