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Domande di costruzione, una mozione per scoraggiare i ricorsi

Domande di costruzione, una mozione per scoraggiare i ricorsi
BELLINZONA - Lorenzo Orsi, deputato del Plr, ha presentato una mozione sui ricorsi spesso inoltrati nel momento in cui viene presentata una richiesta di costruzione. Orsi spiega che per intraprendere lavori di costruzione le legge prevede, di...

BELLINZONA - Lorenzo Orsi, deputato del Plr, ha presentato una mozione sui ricorsi spesso inoltrati nel momento in cui viene presentata una richiesta di costruzione.

Orsi spiega che per intraprendere lavori di costruzione le legge prevede, di regola, l’inoltro di una domanda di costruzione. Di principio ecco riassunti alcuni elementi rilevanti:

 

-ogni costruzione necessita di una licenza edilizia

-l’ottenimento della licenza edilizia presuppone la presentazione di un dossier tecnico, sempre più complesso,

-l’allestimento del progetto e del dossier tecnico ha un costo importante per l’istante (almeno il 25% dei costi di progettazione complessivi)

-è una prassi quasi sistematica assistere, al momento dell’inoltro di una domanda di costruzione, alla presentazione di opposizioni e ricorsi da parte dei confinanti o di chi è legittimato per legge

-spesso la motivazione di queste opposizioni/ricorsi è legata al semplice fatto di voler impedire al proprio vicino di costruire, magari laddove fino a pochi mesi prima vi erano terreni liberi da costruzioni, ma perfettamente edificabili.

 

Inoltrare opposizione o ricorso contro un progetto edilizio, piccolo o grande che sia, oggi non costa nulla, è estremamente semplice e non presuppone nessuna responsabilizzazione da parte di chi ritiene di dover bloccare il rilascio della licenza .

 

La mozione di Orsi seppure non voglia assolutamente limitare il diritto di opposizione e di ricorso, ritenendolo uno strumento fondamentale nell’esercizio dei propri diritti, vuole però evitare che la prassi usuale mette in seria difficoltà chi vuole edificare e che grava in maniera sostanziale sui tempi di realizzazione e sui relativi costi, possa essere di così facile accesso.

La mozione chiede al Consiglio di Stato di voler studiare un sistema volto a scoraggiare opposizioni e ricorsi infondati con l’introduzione di modalità chiamate a responsabilizzare maggiormente chi intende avvalersi di questi strumenti.

"A titolo di esempio - spiega Orsi - si potrebbe ipotizzare l’introduzione di un anticipo spese o cauzione dissuasiva da pagare per l’inoltro di opposizioni e/o ricorsi. Questo potrebbe essere un deterrente e garantirebbe perlomeno un minimo di riflessione da parte di chi è intenzionato a bloccare dei progetti in maniera pretestuosa.

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