Accordo BancaStato, la commissaria di vigilanza: "Per ora non mi dimetto"

Intervista a Michela Delcò Petralli, deputato dei Verdi e componente della Commissione di Vigilanza su Banca Stato è comproprietaria dell'immobile venduto da Tuto Rossi a Banca Stato
BELLINZONA - Avvocato, il presidente di CdA di Banca Stato, Fulvio Pelli, ieri ha dichiarato pubblicamente che qualcuno sapeva dell'accordo tra BancaStato e Tuto Rossi e questa persona non ha parlato per poi far sì che la polemica montasse…
"Questo è un bel modo per ribaltare tutta la responsabilità sulla Commissione, e depistare il problema".
C'è qualcuno in Commissione che secondo lui sapeva...
“No guardi, le dico io com'è andata. Io sono comproprietaria con Tuto Rossi di un immobile. Tuto Rossi già quest'estate mi aveva offerto di ritirare la sua quota. Avevo risposto che non ero interessata e l’accordo tra di noi non si concluse. A un certo punto Rossi mi ha informato della sua intenzione di vendere la sua quota alla banca. Ho chiesto a Tuto Rossi di dire a Banca Stato, prima di concludere qualsiasi accordo di chiamarmi, perché facendo parte della Commissione, volevo evitare che insorgessero dei conflitti d'interesse, e mi sarei chiamata fuori subito. La Banca dello Stato, però non mi ha mai chiamato...”
Vuol dire che Tuto Rossi non ha informato la Banca dello Stato?
“Questo io non lo so. Lo chieda alla Banca. Di questa faccenda non ho saputo più niente e a registro fondiario non risultava nessuna richiesta di iscrizione. Io vengo a saperlo se c'è una richiesta di iscrizione di proprietà, perché essendo comproprietaria, ho un diritto di prelazione legale che istituisce la legge. Ogni qualvolta viene acquistata una quota di comproprietà, l'ufficio del registro fondiario lo comunica all’altro comproprietario, chiedendogli se intende esercitare il diritto di prelazione".
E lei non ha saputo più niente...
“No, ero tranquilla perché ero sicura che mi avrebbero contattato qualora vi fosse stata la reale volontà di concludere un accordo, anche perché la Banca sa che faccio parte della Commissione di controllo”.
E allora quando l’ha saputo?
“Venerdi mattina. La riunione della Commissione si è tenuta giovedi e io l’ho saputo il mattino dopo, non dalla Banca né da Tuto Rossi. Qualcuno mi ha telefonato, informandomi che era stato raggiunto un accordo tra la Banca dello Stato e Tuto Rossi, aggiungendo che vi era anche la quota di comproprietà. Io sono cascata dalle nuvole. Come l'ho saputo, ho scritto subito alla Commissione, informandoli dell'avvenuto accordo e chiamandomi fuori”.
Lei ha informazioni sull'accordo?
“No, non so nulla sui contenuti dell'accordo. E’ proprio su questo accordo che Pelli avrebbe dovuto informare la Commissione. ”.
Lei non sa i termini dell'accordo?
"No, non li so! Non so cosa comprenda l’accordo, a parte la quota di comproprietà. La richiesta di iscrizione al Registro fondiario non c'è ancora".
Giovedì lei non ha informato la Commissione di questa trattativa?
"Ma no, non sapevo neppure se la Banca effettivamente avesse fatto un accordo con Tuto Rossi e acquistato questa quota parte. Di cosa informavo? E' un'assurdità! Per quel che potevo sapere poteva anche darsi che le trattative erano sfociate in un nulla di fatto. Del resto non era compito mio informare i commissari ma della Banca! Io, appena avuta conferma dell’accordo ho avvisato i commissari.
Appunto, perché non l'ha fatto?
“Perché la Banca sa che faccio parte della Commissione ed ero certa, in buona fede, che mi avrebbe contattato. Il tentativo di ribaltare la responsabilità sulla Commissione è fuori luogo. Anche se avessi chiesto alla Banca se era vero che la Banca era in trattative per acquistare la quota parte di Tuto Rossi, Pelli mi avrebbe risposto che non erano affari nostri, o come ha detto in prima battuta, che l’accordo era protetto dal segreto bancario. Buttare su di me tutta la responsabilità mi sembra fuori luogo. Suppongo che le trattative per concludere un accordo non sono né di ieri né dell'altro ieri. Io sono appena entrata in quella commissione. Se la Banca avesse voluto informare la commissione, avrebbe avuto tutto il tempo di farlo. L’importante è che la Banca doveva informare la commissione su come sono finite le trattative. Questo è il punto centrale e non l’esistenza di trattative, che come tali possono anche finire in niente”.
Ora sorge un dubbio. Le trattative si sono concluse?
"Sa che io non lo so ancora?"
Ufficialmente lei non ha ancora saputo niente, nonostante l'accordo ci sia stato?
"La persona che mi ha informato, mi ha detto che l'accordo c'è stato e che si è concluso proprio nel giorno in cui c'è stata la riunione di commissione. E' inutile nascondersi dietro a un dito. Dopo essere stata informata della transazione io ho mandato un'email ai commissari riferendo dell’avvenuto accordo. Mi sembra che Lurati ha poi cercato subito di contattare la Banca. La Banca non avrebbe dovuto far altro che riconvocare la commissione. Io avevo già informato i commissari che io non avrei più partecipato.
Per motivi di conflitti di interesse?
"C'è una quota di comproprietà. Mi sembrava logico chiamarmi fuori".
Lei resterà in Commissione?
“Per i l momento il mio partito ha deciso di sospendere la mia adesione alla Commissione. Vedremo come evolveranno le cose. In ogni caso non vedo ragione per non rimanere nella commissione”.
La commissione si è comportata correttamente?
"E' la Banca che deve informare i commissari. I commissari non possono sapere gli accordi conclusi dalla Banca o le cose importanti che vanno riferite in commissione. I membri della Commissione non lavorano a Banca Stato, e quindi non possono sapere quel che va riferito alla Commissione. Ma poi le rilancio la domanda :nel caso Barbuscia la Commissione è stata informata correttamente, pur avendo posto precise domande? Sul caso Axion Bank è stata informata correttamente? A me non sembra. Sicuramente tutte le domande che venivano fatte erano respinte, anche con la scusa del segreto bancario . E anche questa volta ci è voluto il Consiglio di Stato per dire alla Banca che deve informare dell’accordo e che in questo caso non possono trincerarsi dietro il segreto bancario. Sicuramente anche in questo caso non ci avrebbero informato, come ha tra l'altro ribadito Pelli in conferenza stampa".




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