Atti sessuali con fanciulli: l'ex poliziotto sta già scontando la pena
La detenzione preventiva sarebbe scaduta domenica. Considerati i rischi di collusione e inquinamento delle prove si è deciso per l'espiazione anticipata.
Già sospeso dal servizio e successivamente licenziato, l’agente (ormai ex) di un corpo di Polizia comunale del Locarnese accusato di atti sessuali con fanciulli, è da oggi in regime di espiazione anticipata della pena.
Detenuto dallo scorso 22 luglio, avrebbe dovuto vedere conclusa la carcerazione preventiva tra due giorni (il 7 di dicembre).
Nella decisione di prolungarne la detenzione, si sono considerati il rischio di collusione e di inquinamento delle prove, così come il fatto che l'inchiesta è ormai quasi al termine. È quindi molto probabile che l'ex agente rimarrà in carcere fino al processo.
Il procedimento penale è tuttora in corso e mira a far luce su una serie di ipotesi di reato che riguarderebbero atti sessuali con fanciulli. Le verifiche degli inquirenti erano iniziate in un primo momento a seguito di un episodio di maltrattamento nei confronti del figlio, emerso grazie al personale sanitario che aveva prestato cure al bambino e rilevato lesioni ritenute sospette. La segnalazione alle autorità aveva quindi avviato gli accertamenti.
Successivamente, l’analisi del telefono cellulare dell’uomo avrebbe evidenziato ulteriori elementi ritenuti rilevanti, tali da portare alla sua custodia cautelare con l’ipotesi di reato di atti sessuali su minori. Gli eventi su cui si sta indagando risalirebbero a circa cinque o sei anni fa, mentre altri episodi analoghi, tuttora oggetto di verifica, sembrerebbero collocarsi ancora più indietro nel tempo, quando l’indagato non era ancora entrato nel corpo di polizia.
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