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Manuel Lüscher

Manuel Lüscher
Sono Manuel Lüscher, nato a Sorengo nel 1973, cresciuto a Lugano (quartiere di Molino-Nuovo) ma ora residente a Davesco-Soragno, e sono diplomato in scienze della Terra al Politecnico Federale di Zurigo. Nelle mie esperienze professionali,...

Sono Manuel Lüscher, nato a Sorengo nel 1973, cresciuto a Lugano (quartiere di Molino-Nuovo) ma ora residente a Davesco-Soragno, e sono diplomato in scienze della Terra al Politecnico Federale di Zurigo.
Nelle mie esperienze professionali, svolte a Zurigo e a Lugano ho collaborato con studi ed aziende private svolgendo incarichi legati al settore della geotecnica, alle costruzioni di opere di sottostruttura e sovrastruttura.
Nel 2005 approdo alla SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) dove assumo, da febbraio 2011, il ruolo di co-responsabile del corso di laurea bachelor in ingegneria civile e nel contempo, in qualità di ricercatore, mi occupo di progetti dell'Istituto scienze della Terra. A partire dal 2008 insegno anche nel corso di laurea bachelor in architettura.
Faccio parte della redazione della rivista Archi, che diffonde informazioni relative agli aspetti e ai problemi legati all’architettura, all’ingegneria e all’urbanistica del territorio ticinese.

Come è nata la passione per la politica?
Sin da bambino l’evoluzione degli scenari politici e i suoi attori mi hanno sempre coinvolto e interessato. Spesso la domenica, nel classico pranzo di famiglia a casa dei miei nonni, gli adulti dibattevano su diverse questioni politiche (comunali, cantonali, federali e spesso anche internazionali). Io ascoltavo, capivo poco o niente, ma crescendo e sviluppando così i miei pensieri e le miei opinioni ho iniziato (finalmente) a potere essere parte attiva delle “famose” discussioni domenicali.  
Nasce così il mio interesse, o meglio il sentimento, per la politica che sfocia ora nell’opportunità, e ne vado orgoglioso, di potere essere parte attiva di questo importante contesto legislativo. Penso che vivendo attivamente la vita del Cantone, questo mi ha permesso di sviluppare la capacità di discutere e difendere le mie idee, e così potere credere nelle responsabilità che dobbiamo e possiamo assumerci.

Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Il tema legato alla formazione dei giovani è quello che sta in cima alla lista.
Penso che il Cantone sarà sempre di più chiamato ad accompagnare gli adolescenti e i giovani durante la loro crescita formativa all’interno della tessuto sociale urbano. Formare e sostenere i giovani è fondamentale per guardare con ottimismo e sicurezza verso futuri valori e obiettivi indispensabile al progresso ed organizzazione del territorio e delle sue innumerevoli potenzialità

Inoltre anche pensando alle importanti e diverse infrastrutture, in fase di costruzione su tutto il territorio cantonale, ritengo che il tema legato ai trasporti assume e assumerà sempre maggior impatto diretto sul paesaggio medesimo e sull’ambiente. In quest’ottica sarà necessario riuscire ad armonizzare e valorizzare intelligentemente il nostro territorio per raggiungere e offrire dei presupposti di mobilità sostenibile a vantaggio della popolazione e dell’attrattività del Cantone sotto l’aspetto economico e turistico.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?

Essenzialmente c’è da riattivare la fiducia della popolazione negli organi istituzionali e così la voglia di essere parte attiva dello sviluppo del Cantone e dei Comuni.
È necessario avvertire e comprendere l’umore, il pensiero e l’opinione, positivi o negativi che siano, di chi abita e quotidianamente vive (nel) il Ticino. Ricordiamoci che il cittadino è  l’indicatore primario per valutare il presente e così migliorare il futuro. Mantenere e istaurare una sinergia (fiducia reciproca) tra i cittadini e le istituzioni politiche deve essere un obiettivo mirato ad una capacità di progresso congiunto che si identifichi nella politica cantonale. Partendo da qui si possono poi affrontare e risolvere le questioni.

Quale il Ticino del futuro che sogna:

Sogno un Ticino che abbia fiducia nei valori e nelle responsabilità che dovrà assumere
e soprattutto capace di credere nei giovani per costruire la società culturale ed economica di domani su cui chiaramente si fonda e progredisce il nostro territorio. Un Ticino che agisca all’unisono con l’obiettivo comune di crescere e svilupparsi su tutti i fronti.

Perché dovremmo votarla?
Con la dovuta modestia ritengo di avere le capacità per potere operare e agire per i cittadini e la società; mettendo a confronto e promuovendo le mie opinioni per permettere di trovare la giusta strada che consenta a tutti di guardare al futuro con ottimismo e fiducia.
Mi ritengo una persona capace di assumersi le responsabilità e così concretizzare concetti indispensabili per la crescita del Cantone e così aiutare la gente e il territorio che tanto ha dato e darà a tutti.

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