26 assunzioni all’Ufficio della migrazione, scatta l’interpellanza

Il gruppo MPS-POP-Indipendenti si rivolge al Consiglio di Stato per avere spiegazioni
BELLINZONA - «Una brigata agli ordini del tenente colonnello Norman Gobbi?». È con questa domanda che il gruppo MPS-POP-Indipendenti domanda lumi al Governo cantonale in merito all’assunzione, a fine luglio, di 26 collaboratori presso l’Ufficio della migrazione di Bellinzona.
Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori fanno riferimento in particolare al servizio della trasmissione Falò della Rsi andato in onda il 3 settembre da cui emerge un’applicazione molto restrittiva della legge sulla migrazione. Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Norman Gobbi, aveva affermato di non amare l'attuale Legge sul rilascio dei permessi e di volerla quindi applicare nel modo più restrittivo possibile.
Considerate le ben 26 assunzioni presso l’Ufficio di Bellinzona, il gruppo MPS-POP-Indipendenti chiede al Consiglio di Stato quali sono le ragioni «di un numero così cospicuo di collaboratrici e collaboratori» e «quali sono i compiti loro assegnati».




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