Cerca e trova immobili
BERNA / CANTONE

«La Svizzera non sia dipendente dalla manodopera estera»

Piero Marchiesi chiede una strategia per rendere autosufficiente il settore sociosanitario
tipress (archivio)
«La Svizzera non sia dipendente dalla manodopera estera»
Piero Marchiesi chiede una strategia per rendere autosufficiente il settore sociosanitario
BERNA - Elaborare una strategia a medio termine per rendere il sistema sociosanitario svizzero indipendente dalla manodopera estera. La richiesta, inoltrata al Consiglio federale, arriva dal consigliere nazionale e presidente UDC Ticino, Piero Marche...

BERNA - Elaborare una strategia a medio termine per rendere il sistema sociosanitario svizzero indipendente dalla manodopera estera. La richiesta, inoltrata al Consiglio federale, arriva dal consigliere nazionale e presidente UDC Ticino, Piero Marchesi.

«Il progetto - sottolinea - dovrà essere capace di generare maggiore interesse dei giovani nelle professioni del settore, attraverso la promozione e l'orientamento professionale delle varie formazioni già durante la scuola dell'obbligo, creando inoltre condizioni di lavoro e di carriera interessanti. I residenti devono poter beneficiare della preferenza nelle assunzioni del personale rispetto a chi proviene dall'estero, proprio perché settore strategico del paese».

Secondo Marchesi, infatti, la pandemia Covid19 ha «messo ancor più in evidenza che la nostra economia è fortemente dipendente dalla manodopera estera. A preoccupare particolarmente sono i settori definiti strategici, quello sociosanitario rientra a pieno titolo in questa categoria». «È pericoloso, e pure nemmeno normale - conclude il consigliere nazionale -, che un paese sia così fortemente dipendente dalla manodopera estera, soprattutto in settori così strategici».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE