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CANTONEOfficine, gli operai scelgono il binario che porta a Castione

26.03.19 - 09:04
La maggioranza di loro ha firmato una presa di posizione inviata al Ceo delle FFS e al direttore delle Officine
Ti Press (archivio)
L'attuale ubicazione di Bellinzona
L'attuale ubicazione di Bellinzona
Officine, gli operai scelgono il binario che porta a Castione
La maggioranza di loro ha firmato una presa di posizione inviata al Ceo delle FFS e al direttore delle Officine

BELLINZONA - La maggioranza degli operai delle Officine di Bellinzona (207 su 370) ha firmato una lettera in cui si dice favorevole al futuro stabilimento di Castione. La presa di posizione è indirizzata al Ceo delle FFS Andreas Meyer e al direttore delle Officine Francesco Giampà. Una missiva in cui sostanzialmente la maggioranza delle maestranze sposa il progetto di trasferimento voluto da Governo, Gran Consiglio e Città di Bellinzona, e boccia l’iniziativa popolare per la creazione di un polo tecnologico-industriale, su cui si voterà il 19 maggio.

«A seguito delle notizie uscite sui media, nonché ad alcuni volantini elettorali - si legge nella lettera - i collaboratori direttamente coinvolti ed operativi in officina, vogliono illustrare all’opinione pubblica ticinese la propria presa di posizione e le proprie considerazioni in merito alla votazione cantonale prevista il 19 maggio 2019 ed inerente il futuro delle officine. Preoccupano i contenuti dell’iniziativa popolare "Giù le mani dalle Officine", forte di una raccolta firme del 2008 durante lo sciopero che collide con l’attuale contesto ferroviario, compromettendo la realizzazione del nuovo stabilimento».

«Sempre più frequentemente - scrivono ancora gli operai - siamo confrontati con notizie a nostro avviso prive di fondamento che aumentano le nostre preoccupazioni sulla realizzazione del progetto di una nuova officina in Ticino. Gran parte dei lavori attualmente svolti alle Officine di Bellinzona verranno persi nei prossimi anni a causa della sostituzione del vecchio materiale rotabile, da qui nasce la necessità di un nuovo stabilimento. Il sedime attuale non permetterebbe di svolgere i lavori di manutenzione pesante e leggera sui nuovi convogli con costi concorrenziali sul mercato. Come già esposto dalle FFS più volte, il sito attuale non sarà più strategico».

«Ad oggi - termina la lettera - le FFS con la costruzione del nuovo stabilimento a Castione hanno garantito aspetti importanti per i collaboratori come per esempio la garanzia che non ci saranno licenziamenti. È stato ribadito più volte che le FFS stanzieranno un importante investimento per la formazione e la riqualifica di tutti i dipendenti in modo da essere preparati alle future mansioni. A differenza di coloro che dipingono uno scenario pessimistico sul nuovo progetto, siamo convinti della buona fede di FFS, Canton Ticino e Comune di Bellinzona nel voler stanziare un importante credito volto a sviluppare nuove competenze con un indotto su tutto il territorio cantonale. La nostra volontà è di fare capire ai ticinesi che gran parte dei dipendenti crede fermamente in questo progetto di stabilimento all’avanguardia garantendo un futuro a lungo termine alle Officine FFS in Ticino».

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Molto bene, unica soluzione prima che decidono di portare tutto a Erstfed-Altdorf. Il consiglio delle maestranze e i sindacati... deve smettere di starnazzare. Inoltre nessuno fin ora ha parlato delle assenze croniche (oltre 30%) al momento che erano in 450.

Fafner 5 anni fa su tio
Probabile si stiano finalmente rendendo conto che vi possa essere il rischio concreto che, a furia di tirare la corda, questa finisca per spezzarsi. E il salvabile diventi zero.

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Fafner
Potrebbe anche spezzarsi la linea di contatto tra Giubiasco e lo snodo Giustizia, e a quel punto zero sarebbe il traffico in transito sulla linea del Gottardo.... Non è certo spostando merci tra Ginevra e Costanza che FFS fa affari, e con il solo Lötschberg non van lontane. Il Gottardo è una risorsa capitale e forti di questo possiamo e dobbiamo pretendere un trattamento migliore da FFS.

marco17 5 anni fa su tio
Molti degli operai protagonisti dello sciopero del 2008 sono già in pensione o lo saranno nei prossimi anni e i più giovani pensano a salvare il loro posto di lavoro e non a fare battaglie ideologiche attorno alla localizzazione dello stabilimento.

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Ciola! Quando gli diranno che il loro posto è salvo, e che da domani li aspettano puntuali per continuare... a Basilea, o a Olten, o a Yverdon! FFS non licenzia mai nessuno, fa proposte che non si possono accettare così è il dipendente a dimettersi.

marco17 5 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Con la mentalità di chi vuole il posto di lavoro garantito a vita sulla porta di casa, il risultato è che ci si fanno portar via gli impieghi da chi è disposto a traslocare o a fare il pendolare settimanale. Lavorare a Olten non sarebbe la fine del mondo.
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