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LUGANORosario negato: «Il Municipio non pensa di essersi spinto oltre?»

07.05.18 - 15:04
Un’interpellanza di Alain Bühler chiede all’Esecutivo quali sono gli interessi in gioco che hanno determinato la non concessione del permesso
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Rosario negato: «Il Municipio non pensa di essersi spinto oltre?»
Un’interpellanza di Alain Bühler chiede all’Esecutivo quali sono gli interessi in gioco che hanno determinato la non concessione del permesso

LUGANO - Dalle parole ai fatti. Come anticipato nel corso del fine settimana appena concluso, il consigliere comunale UDC Alain Bühler - primo firmatario, assieme ai colleghi Raide Bassi e Tiziano Galeazzi - ha interpellato il Municipio di Lugano in merito alla negata autorizzazione all’Associazione “Helvetia Christiana”, che aveva chiesto il permesso di recitare un rosario in una piazza cittadina, sette giorni prima del corteo del Gay Pride.

«Il Municipio non reputa di essersi spinto arbitrariamente oltre nella espressione di giudizi di parte nei confronti dell’Associazione?», chiede Bühler, invitando l’Esecutivo - in virtù del principio di buona fede sancito nell’articolo 9 della Costituzione - a fare luce su eventuali informazioni, al pubblico sconosciute, che possano aver influenzato la decisione.

In altre parole, il consigliere UDC chiede di spiegare quali sono «gli interessi in gioco» e le «motivazioni» che hanno spinto il Municipio a respingere la richiesta dell’associazione Helvetia Christiana, mostrando così - con chiaro riferimento ai cortei di protesta non autorizzati degli scorsi mesi - di utilizzare «due pesi e due misure nel trattamento delle manifestazioni cittadine».

 Le domande rivolte al Municipio:

    1. Quali sono gli interessi in gioco che il Municipio ha soppesato per negare l’autorizzazione di un pacifico rosario su suolo pubblico?
    2. Quali le motivazioni che hanno portato l’Esecutivo a respingere la sopraccitata richiesta?
    3. Quali minacce all’ordine pubblico ha intravisto il Municipio nella recitazione di un rosario su suolo pubblico?
    4. La dichiarata disponibilità dell’Associazione a concordare con le Autorità la data, l’ora e il luogo è stata presa in considerazione dal Municipio ai fini della decisione?
    5. Il Municipio non reputa di essersi spinto arbitrariamente oltre nella espressione di giudizi di parte nei confronti dell’Associazione, venendo meno al principio di buona fede sancito dalla Costituzione?
      Vi sono ulteriori informazioni, al pubblico sconosciute, che hanno fatto sì che il Municipio propendesse verso la non concessione dell’Autorizzazione? Se si, quali informazioni?
    6. Il Municipio ritiene che la difesa dei valori cristiani nella nostra società sia un obiettivo di stampo estremista e lesivo dei diritti fondamentali altrui?
    7. Il Municipio ritiene che esprimere dissenso nei confronti di una manifestazione come il corteo del Gay Pride (non le restanti manifestazioni in programma), ritenendolo indecoroso e sopra le righe, sia un atto lesivo dei diritti fondamentali altrui?
    8. In merito alla “parità di trattamento” ventilata nella decisione, a quali richieste simili si riferisce il Municipio?
      Si tratta di richieste provenienti da fedi ufficialmente riconosciute dallo Stato, come la religione cattolica-romana?
    9. Il Municipio non ritiene di utilizzare due pesi e due misure nel trattamento delle manifestazioni cittadine quando tollera le proteste non autorizzate da parte degli ambienti di estrema sinistra, con annessi atti illeciti contro beni pubblici e privati o i nostri rappresentanti dell’ordine, mentre nega un’autorizzazione regolarmente richiesta per un pacifico atto di preghiera sulla pubblica piazza?
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