Cerca e trova immobili

CANTONECronache dal Ticino: “Krankencassis” e “gli altri”

10.07.17 - 08:21
Come parla la stampa degli sfidanti ticinesi al Consiglio federale? Candidati, cifre e curiosità su quel che si dice di là del tubo
Tipress
Cronache dal Ticino: “Krankencassis” e “gli altri”
Come parla la stampa degli sfidanti ticinesi al Consiglio federale? Candidati, cifre e curiosità su quel che si dice di là del tubo

BELLINZONA / BERNA - Sono migliaia gli articoli comparsi sulla stampa svizzera dall’annuncio delle dimissioni di Didier Burkhalter. Abbiamo ripercorso gli ultimi trenta giorni attraverso i giornali d’Oltralpe per capire che vento tira in una campagna elettorale quasi tutta incentrata sui candidati ticinesi.

Candidatura lampo - Erano le 15.36 del 14 giugno quando le agenzie di stampa hanno iniziato a battere la notizia: «Didier Burkhalter si dimette». Sessantadue minuti dopo, alle 16.38, l’Agenzia telegrafica svizzera scriveva già: «Ignazio Cassis potrebbe essere il candidato ideale». Una vera e propria pole-position che, a dirla tutta, spesso non è la miglior luna sotto cui lanciarsi nella corsa a Palazzo.

Toccata e fuga - Gli altri nomi ticinesi si sono fatti attendere più a lungo. Alle 18.43 sono finiti online quelli di Fabio Abate e Giovanni Merlini, i quali ben presto si chiameranno fuori dai giochi. Il nome di Christian Vitta, invece, appariva sui radar della stampa alle 21.59, quando è stata la Nzz a buttarlo nella mischia.

La donna - L’epifania di Laura Sadis, invece, s’è materializzata nelle rotative durante la notte, andando a colmare i giornali del 15 giugno, Blick in testa. L’ex consigliera di Stato è rimasta ai box finché non s’è sollevata la questione femminile, da quel momento in poi è sempre più stata disegnata come l’antagonista di Cassis.

L’outsider - Tutto qui? No! Una settimana dopo, il 22 giugno, s’insinua tra le righe un altro ticinese: Mauro Dell’Ambrogio. Il nome del Segretario di Stato per la formazione, ex giudice, ex comandante della polizia cantonale, ex segretario dell’Usi e tant’altro, è di quelli che sembrano messi un po’ lì a caso. Ma attenzione a chiamarlo sfavorito: sono quelli come lui, gli habitué della stanza dei bottoni, quelli che restano in piedi a battaglia finita. Come? Giocando una partita defilata: citato pochissimo dai giornali, Dell’Ambrogio è apparso in soli 11 articoli dell’ultimo mese. Una volta gli è stato concesso spazio nel titolo, nell’occhiello o nel catenaccio.

Sovraesposto - Nel bene o nel male, basta che se ne parli? Vedremo. Di certo Ignazio Cassis, nonostante non abbia ancora parlato, è la cover story. Dal 14 giugno il suo nome è apparso in 665 articoli, secondo i dati della Schweizer Mediendatenbank. In 169 casi, il giornalista gli ha riservato uno spazio nel titolo, occhiello o catenaccio.

Krankencassis - Ovviamente più si parla di qualcuno più è facile che se ne parli male: il nomignolo “Krankencassis” è sempre più sdoganato. Nell’ultimo mese è stato usato 18 volte, in un occasione scritto “Kranken-Cassis”. Appare chiaro che il suo punto debole sia la vicinanza alle assicurazioni sanitarie. Il culmine lo si è raggiunto ieri sul Sonntagsblick, dove il noto giornalista romando Jacques Pilet ha affossato la sua candidatura: «Basta che si tenga lo spaventapasseri delle casse malati lontano dal potere», ha scritto.

Fin dentro al letto - Ma non solo la vicinanza alle assicurazioni malattia. La stampa d’Oltregottardo si è spinta fino all’intimità famigliare di Ignazio Cassis. Il Tages Anzeiger, in un lungo  approfondimento, ha calcolato che con l’elezione del ticinese, vi sarebbe una maggioranza di ministri senza figli. Come Cassis, infatti, anche Doris Leuthard, Guy Parmelin e Simonetta Sommaruga non hanno una discendenza. L’articolo si apriva con una citazione del filosofo tedesco Rüdiger Safranski: «Se questa mentalità arriverà al potere, non sarà possibile alcuna politica orientata al futuro».

Gli altri - Non se la prendano, ma gli sfidanti ticinesi hanno un nome: “gli altri”. Di fianco a Cassis, già settimo saggio in pectore, non si tiene il conto dei titoli del tipo: "L'altro ticinese", "Gli altri due", "Cassis e gli altri". E i numeri lo testimoniano eccome: a Laura Sadis sono stati riservati 235 articoli (38 titoli, occhielli o catenacci), poco più di un terzo rispetto al fuggitivo. A Christian Vitta 163 (45). E, come detto, a Dell’Ambrogio 11 (1). Questi i conti della serva, il pallottoliere sovrano parlerà a settembre.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

felix 6 anni fa su tio
Se dovesse essere eletto il Cassis, siamo finiti¨!!! Aumento in vista delle casse malati perenne ,Ha troppi interessi personali con le lobby che rappresenta, speriamo che venga eletto un romando , ma questo ticinese nooooooooo!!

splugen 6 anni fa su tio
noooooooooooooo meglio un frontaliere del burundi.

Cleofe 6 anni fa su tio
nooooo... il cassis nooooo..... siamo finiti se va su lui.... preparatevi ad un aumento della cassa malattia.....

Gus 6 anni fa su tio
Quanto ha ragione Safranski! Quindi: avanti VITTA

MAGRAU 6 anni fa su tio
Auguro a tutti i ticinesi liberi pensanti e alla popolazione Svizzera ed al mondo che nessuno dei politici Ticinesi sieda in quel cadregone. NON SONO ALL'ALTEZZA DEL COMPITO. Siamo anni luce lontano dal rivedere un politico Ticinese SERIO ma serie con MARRONI oltre alpe. Se i morti potessero parlare.......... Nello Celio sei l'ultimo che se ne é andato, forse mi senti ancora, parla con gli ex consiglieri e vedete di intercedere seriamente da lassù.

vulpus 6 anni fa su tio
Probabilmente quella più ben vista dai PLR ticinesi e svizzero tedeschi, ma non osano proporla. Sarebbe una buona medicina per un consiglio federale troppo in balia dell'UE.

Danny50 6 anni fa su tio
E la Masoni ?

splugen 6 anni fa su tio
Risposta a Danny50
dalla padella alla brace. ma Vitta non va bene ? mi chiedo: ma chi mai ha rappresentato il ticino a berna ? il lomardi, abate, kassis ? passano il tunnel e ciao, allora meglio un romando o altro.
NOTIZIE PIÙ LETTE