"Proprio adesso che c’è il sole, il Cantone ci taglia le gambe"

Il villaggio walser è semi isolato per tre settimane a causa di lavori forestali: la ristoratrice Petra Heggli si fa portavoce del malumore che regna tra i commercianti. Lo Stato: "Non possiamo cambiare i piani"
Il villaggio walser è semi isolato per tre settimane a causa di lavori forestali: la ristoratrice Petra Heggli si fa portavoce del malumore che regna tra i commercianti. Lo Stato: "Non possiamo cambiare i piani"
BOSCO GURIN – “Ci sentiamo presi in giro dal Cantone”. Petra Heggli, gerente dell’Osteria delle Alpi a Bosco Gurin non usa mezzi termini. È lei a farsi portavoce del malumore che regna tra i commercianti del villaggio walser che da ieri è semi isolato, e lo sarà per oltre tre settimane. Il motivo? Lavori forestali, per prevenire il pericolo di caduta degli alberi. Lo ha stabilito la Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio. “Proprio adesso che finalmente faceva bel tempo – tuona Heggli –. Le auto possono passare per due ore al giorno. Siamo praticamente tagliati fuori e non abbiamo la possibilità di lavorare con i turisti”.
Direttive chiare - Il comunicato del Cantone parla chiaro: la strada tra Cerentino e Bosco Gurin non sarà transitabile fino al 17 ottobre nelle fasce orarie che vanno dalle 7.30 alle 12 (con una ‘finestra tra le 9.30 e le 10) e dalle 13.30 alle 16.30. A svolgere i lavori di manutenzione sarebbe una ditta grigionese. “L’estate è stata terribile – riprende Heggli –, ha piovuto tutto il tempo e molti di noi hanno fatto fatica. Queste settimane di bel tempo rappresentavano per noi una possibilità di riscatto, almeno parziale. Invece no, proprio adesso che c’è il sole, il Cantone vuole tagliarci le gambe”.
La voce dell’autorità - Sulla questione, negli scorsi giorni, si era già espresso anche il Municipio di Bosco Gurin, che aveva chiesto alle autorità cantonali di applicare orari meno restrittivi. Per ora, tuttavia, non sono previste modifiche. “L’amministrazione locale è stata informata per tempo – sottolinea Fabio Piazzini, capo del centro di manutenzione di Locarno –. Non possiamo cambiare i piani, anche perché i lavori sono importanti, dobbiamo togliere le piante potenzialmente pericolose in vista del prossimo inverno”.
Funzionalità - Piazzini bada al sodo. “Capisco che una situazione simile possa dare fastidio. Il problema è che non esiste un percorso alternativo. Abbiamo optato dunque per un comunicato chiaro alla popolazione, rendendo percorribile la tratta in determinate fasce orarie. In questo modo uno può pianificarsi la giornata. Meglio questo o stare in coda magari 30-40 minuti prima di potere transitare perché è in corso un taglio d’albero? Abbiamo puntato sulla funzionalità. Questo tipo d’intervento, tra l’altro, ci ha pure permesso di ridurre i costi”.




