"Lei ha falsificato il biglietto". Ma la studentessa si difende
Una giornaliera da 35 franchi si è trasformata in una salata multa da 470,50 franchi. E il biglietto è stato sequestrato
GINEVRA/LUGANO - Questa è la storia di un controllore, che non riesce a controllarsi. Di qualcuno che crede in una divisa che divide e scambia autorità con autorevolezza. Insomma, è la vicenda di una studentessa ticinese che è stata multata di 470,50 franchi su un treno delle Ffs.
La linea è la Ginevra-Lugano (via Lucerna). Sono circa le 13.20 di martedì 20 novembre e la giovane sta facendo rientro in Ticino da una piacevole visita al suo ragazzo. Ma sul “voyage d’amour” lemanico incombe il controllore. «All’inizio ha timbrato la mia giornaliera, poi l’ha osservata per qualche secondo, mi ha chiesto un documento ed è sparito». La ragazza rimane “insouciante”, il titolo di trasporto da 35 franchi è stato acquistato in un comune vodese da un amico del suo compagno. È tranquilla, finché Watson fa ritorno, e c’è pure Holmes, il capotreno.
«Hanno cominciato a dirmi che il mio biglietto era falso. Tra l’altro, visto che non conosco molto bene il francese, ho chiesto loro di parlare in tedesco. Uno non mi ha risposto, l’altro lo parlava male (incredibile su un treno svizzero). Sostenevano che il biglietto era stato falsificato e incolpavano me, visto che ne ero in possesso. Sono subito giunti alle conclusioni. Ho chiesto se potevo averne almeno una copia per potermi difendere. Ma se la sono tenuta e mi hanno multata». In modo salatissimo: 470.50 per “viaggio senza titolo di trasporto valevole (valido)” (di cui 100 franchi di abuso, 50 per il nuovo biglietto, 200 per la falsificazione e spese amministrative). Nel frattempo le Ffs, da noi contattate, ci comunicano che stanno verificando la questione, per capire cosa sia effettivamente accaduto.
