Cerca e trova immobili
CONFINE

Parcheggi abusivi: ticinesi "rispediti" in Svizzera a recuperare i soldi per la multa

Le imprudenze delle auto targate Ticino a Como continuano a far discutere. La "tolleranza zero" del sindaco non fa sconti a nessuno.
TiPress
Fonte QuiComo
Parcheggi abusivi: ticinesi "rispediti" in Svizzera a recuperare i soldi per la multa
Le imprudenze delle auto targate Ticino a Como continuano a far discutere. La "tolleranza zero" del sindaco non fa sconti a nessuno.
COMO - Paghi subito oppure devi tornare a casa a piedi per recuperare i soldi. La "tolleranza zero" del sindaco comasco Alessandro Rapinese verso le auto ticinesi in divieto di sosta non accenna a venir meno. «Per gli amici svizzeri che parcheg...

COMO - Paghi subito oppure devi tornare a casa a piedi per recuperare i soldi. La "tolleranza zero" del sindaco comasco Alessandro Rapinese verso le auto ticinesi in divieto di sosta non accenna a venir meno. «Per gli amici svizzeri che parcheggiano dove gli pare e poi, complici le difficoltà legali, non pagano mai le multe, avrò, come i buoni amici meritano, un occhio di riguardo: un carro attrezzi loro dedicato», aveva scritto su Facebook lo stesso sindaco prima di entrare in carica.

Anzi, la polizia locale in azione sul territorio di Como, per evitare che i ticinesi "scappati" oltre la dogana non paghino il dovuto, si sta ingegnando con metodi drastici ma efficaci.

L'ultimo caso, riportato dal portale Quicomo, racconta l'imprudenza di un ticinese a Ponte Chiasso, a pochi metri dal confine. La vettura lasciata sulla corsia del bus non è passata inosservata a un pubblico ufficiale italiano che ha provveduto a compilare la contravvenzione.

E fin qui tutto normale se non fosse che, per consentire al proprietario del veicolo di poter riprendere l'auto, l'agente abbia preteso l'immediato pagamento della multa. «Non ha i contanti per pagare? Vada a prenderli». I proprietari dell'auto hanno quindi dovuto incamminarsi a piedi in direzione di Chiasso per prelevare il dovuto e pagare la multa in Italia. 

«Lo prevede il codice» - Il comportamento dell'agente era lecito? A rispondere all'interrogativo è Luciano Campagnoli, vicecomandante della polizia locale di Como: «Se io contesto un'infrazione a un cittadino straniero sono legittimato a trattenergli o il documento o il veicolo, oppure a farmi rilasciare una cauzione che corrisponde al doppio della sanzione che pagherebbe. Altrimenti non può andare via. Ma ciò vale solo se colto sul fatto e non per infrazioni commesse in passato. E vale solo su veicoli immatricolati all'estero e non, invece, per auto con targhe italiane, anche se sono prese a noleggio e guidate da uno straniero».

Il motivo di questo provvedimento è semplice: «Sappiamo bene che ci sono delle problematiche non indifferenti nella riscossione di queste multe comminate a chi vive all'estero. Che sia Svizzera, ma non solo».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE