Cerca e trova immobili
CANTONE

Dati UBS alla Germania: processo rinviato

L'imputato - già condannato in primo grado - non si è presentato. Si torna in aula ad agosto
Archivio Tipress
Fonte ATS
Dati UBS alla Germania: processo rinviato
L'imputato - già condannato in primo grado - non si è presentato. Si torna in aula ad agosto
BELLINZONA - È stato rinviato ad agosto il processo d'appello al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona nei confronti di un ex dipendente UBS, condannato nel 2019 a 40 mesi di carcere per aver rubato e venduto dati bancari alla Germania...

BELLINZONA - È stato rinviato ad agosto il processo d'appello al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona nei confronti di un ex dipendente UBS, condannato nel 2019 a 40 mesi di carcere per aver rubato e venduto dati bancari alla Germania. L'uomo non si è presentato in aula.

La Corte penale del TPF nel gennaio del 2019 aveva ritenuto l'uomo, ora quarantasettenne, colpevole di spionaggio economico aggravato nonché riciclaggio di denaro. È inoltre stato condannato per detenzione illegale di munizioni, trovate durante una perquisizione domiciliare.

L'uomo - un banchiere di nazionalità svizzera che lavorava all'UBS di Basilea e che nel frattempo si era trasferito in Germania - è invece stato scagionato dall'accusa di violazione del segreto commerciale e bancario, perché la consegna dei dati è avvenuta all'estero.

Già il processo in primo grado si era svolto in assenza dell'imputato, che si trovava allora in Germania. Anche la moglie, che doveva essere ascoltata come persona chiamata a dare informazioni, non si era presentata e la polizia l'aveva cercata invano.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE