I dipendenti del Casinò invadono Como

Circa 500 persone hanno preso parte stamattina al corteo organizzato dai lavoratori della casa da gioco dell'enclave. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura
Circa 500 persone hanno preso parte stamattina al corteo organizzato dai lavoratori della casa da gioco dell'enclave. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura
COMO - Circa 500 manifestanti - dipendenti del Casinò di Campione e del Comune, sindacati, ma anche semplici cittadini - hanno sfilato stamattina fra le vie di Como per sensibilizzare amministratori e cittadini sulla crisi che ha travolto la casa di gioco (tuttora chiusa) e, più in generale, l’intera enclave.
Il corteo si è riunito davanti a Porta Torre a Como e da lì ha sfilato per la città con diverse "fermate" simboliche. Prima davanti al tribunale in Largo Spallino, poi davanti al Municipio di Como in viale Lecco e infine davanti alla Prefettura in via Volta.
A conclusione del corteo una delegazione è stata ricevuta in Prefettura e, hanno riferito i sindacati che hanno partecipato all'incontro, il prefetto ha assicurato il suo impegno per un tavolo di lavoro con un rappresentante del governo. Un nuovo incontro è stato fissato per martedì prossimo 4 settembre.
Il corteo ha sfilato dietro uno striscione con la scritta "Campione è d'Italia". Tra gli altri slogan "La politica dove è?". Comune di Campione e amministratori della casa di gioco da tempo infatti sollecitano incontri con le istituzioni per trovare una soluzione. Il fallimento del Casinò ha provocato una crisi a catena in tutto il Comune, le cui maggiori entrate derivavano proprio dalla casa di gioco. Da 7 mesi i 103 dipendenti del Comune lavorano senza stipendio, e i 500 lavoratori del Casinò sono disoccupati.









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