Cerca e trova immobili
BIASCA

Prima li salvano dalla disoccupazione, poi li licenziano

Strana situazione alla Maurino Graniti SA. Qualche mese fa aveva acquisito la ditta Martinetti SA. Adesso sta lasciando a casa i suoi ex operai
tipress
Prima li salvano dalla disoccupazione, poi li licenziano
Strana situazione alla Maurino Graniti SA. Qualche mese fa aveva acquisito la ditta Martinetti SA. Adesso sta lasciando a casa i suoi ex operai
BIASCA – Prima vengono salvati dalla disoccupazione. Poi vengono licenziati. È una situazione particolare quella che si sta verificando tra gli operai della ditta Martinetti SA di Iragna, da qualche mese passata nelle mani della Mau...

BIASCA – Prima vengono salvati dalla disoccupazione. Poi vengono licenziati. È una situazione particolare quella che si sta verificando tra gli operai della ditta Martinetti SA di Iragna, da qualche mese passata nelle mani della Maurino SA di Biasca. 

Senza pace – Ancora tensione tra le cave di granito. Non sembra esserci pace per gli ex operai della Martinetti SA, azienda specializzata nell'estrazione del granito che, tra dicembre e gennaio, ha cambiato gestione in seguito alla decisione dei proprietari di cessare l'attività. 

Saltano 6 posti su 10 – Dopo questa manovra imprenditoriale, già 6 dei 10 operai inizialmente "salvati" hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Tutto in pochi mesi. Il fenomeno, nel frattempo, è finito anche sotto la lente del sindacato UNIA di Biasca. 

"No comment" del titolare – Contattato da Ticinonline/ 20 Minuti, il responsabile della Graniti Maurino SA non ha voluto commentare i fatti. «Non rilascio informazioni aziendali. Mi spiace», si è limitato a rispondere. 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE