Cassette di sicurezza ripulite, ammanco a sei zeri?

Una decina i clienti di una società privata del Luganese danneggiati. Quattro le persone nel mirino degli inquirenti
LUGANO - Diverse e ingenti somme di denaro scomparse da cassette di sicurezza. Circa una decina di clienti danneggiati (tra cui anche degli italiani). Sono questi i contorni dell’inchiesta sulla scomparsa degli averi depositati in alcune cassette messe a disposizione da una società privata del Luganese, sita in una struttura che precedentemente ospitava una banca.
Il procedimento - come riferisce il CdT - va avanti da mesi. È partito nell’estate dell’anno scorso, precisamente quando le suddette cassette sono state "ripulite". Gli ammanchi non sarebbero di poco conto. Si parla di cifre che potrebbero raggiungere i sei zeri.
Sono quattro le persone al vaglio degli inquirenti. Le verifiche, coordinate dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, nel frattempo procedono. Le ipotesi di reato sono quelle di ripetuto furto e riciclaggio.
Ciò che va chiarito, ora, è come le cassette siano state svuotate del loro contenuto. E naturalmente chi sono i colpevoli. Ma prende sempre più corpo l'ipotesi del furto pilotato.
Al momento i clienti danneggiati sono una decina. Emerge poi un secondo problema, che riguarda la tutela dei clienti. Chi risponde adesso? In genere il caveau è assicurato per i furti. Solitamente, però, il risarcimento è a favore della società stipulante e non delle vittime dei furti. È possibile, insomma, che i derubati debbano attendere a lungo prima di poter rientrare dei propri averi.




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