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LUGANOProfugo ospitato in casa, poi accusato di molestie

20.08.16 - 08:42
L’uomo, denunciato, parla di "abbraccio affettuoso"
tipress
Profugo ospitato in casa, poi accusato di molestie
L’uomo, denunciato, parla di "abbraccio affettuoso"

LUGANO - Prima l'accoglienza, poi la rabbia. È la situazione vissuta da da due coniugi del Luganese che - come riferisce il CdT - nelle scorse settimane hanno segnalato al Ministero pubblico un tentativo di abuso a sfondo sessuale.

La coppia, infatti, stava ospitando un trentatreenne musulmano di origini egiziane, e richiedente l'asilo, assieme alla moglie irachena curda cristiana, a un bambino di cinque anni e a una di un anno e mezzo.

Interrogato, il presunto aggressore respinge gli addebiti spiegando che si è trattato solo di un abbraccio affettuoso. Il Ministero pubblico conferma il reato, parlando però più di molestia che di un tentativo di abuso sessuale.

La coppia, sensibile al dramma dei migranti, avevano deciso di raccogliere l'appello delle autorità politiche e religiose mettendo a disposizione un appartamento di 120 metri quadri, non distante da casa loro. «All'inizio le cose andavano bene – racconta il marito – Venivano aiutati anche da altre famiglie del paese». Qualcosa, però, per la coppia non tornava. Da come venivano trattati i figli, al comportamento del marito fuori di casa, i due hanno iniziato a dubitare che si trattasse di una vera famiglia, ma piuttosto di un' "unione" formatasi nel viaggio per raggiungere la Svizzera.

Quindi l'evento che ha fatto degenerare la situazione: «Un pomeriggio, dopo che io ero uscito di casa, quell'uomo ha bussato alla nostra porta – racconta il marito – . Mia moglie lo ha fatto entrare e ad un certo punto lui l'ha presa, l'ha spinta contro il muro e ha cercato di avere un rapporto con lei. Mia moglie è riuscita a fermarlo in tempo dicendogli che io sarei tornato a breve, e lui se n'è andato».

Il richiedente asilo, però, parla di gesto di riconscenza, di un abbraccio innocente. Come si usa nella sua cultura. Dopo la denuncia, la famiglia è stata spostata in una pensione del Bellinzonese. Poi l'uomo è stato allontanato definitivamente (ora si troverebbe in Germania), su richiesta della donna, ancora spaventata.

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