Riapre l'ambulatorio di San Bernardino: "Mancano medici"
Dal Comitato dell'Ambulatorio: "Basterebbe una presenza una volta a settimana"
SAN BERNARDINO - Dopo una chiusura di un paio di mesi riapre "con rinnovata energia" l'ambulatorio di San Bernardino. L'intuizione di un gruppetto di amici a spinto infatti creare un Ambulatorio di primo soccorso nel centro del villaggio, struttura che, come riferiscono gli stessi ideatori, è "indispensabile".
"La sera stessa dell'inaugurazione, prima dell'aperitivo e quando le note della bandella non si erano ancora spente, ecco il primo intervento. Un villeggiante con una spalla lussata". Da qui, fino al giorno della chiusura, l'ambulatorio ha ricevuto ben 118 pazienti.
Eppure non tutto fila liscio. "L'Ambulatorio è molto ben organizzato, tutto il materiale sanitario presente negli scaffali, abbiamo un defibrillatore nuovo, ottimi i rapporti con il Municipio di Mesocco e con lo storico Servizio Ambulanza del Moesano - spiega il Comitato dell'Ambulatorio -, ma c'è una cronica mancanza di medici - volontari - ,che ci obbligano a cercare per i nostri servizi di picchetto alcuni dottori in Canton Ticino, ed ospitarli nel Villaggio, grazie alla benevolenza di un albergatore e con il contributo del Comitato e dei pochi fondi di una ancora non ben fornita cassa".
La struttura, per adesso, conta infatti soli tre medici: "Il nostro presidente Dott.med. Claudio Camponovo; il Dott. med. Jiadh Chebaro e il Dr. med. Renato Delli Càrpini". Mancherebbe quindi almeno una presenza, "logicamente a turni, una volta alla settimana al sabato, di un ora. Dalle sei alle sette. Inoltre, per uno o due giorni, in luglio ed agosto, bisognerebbe dare la propria reperibilità nel villaggio".
