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«Avevo il terrore di essere spiato»: il video

Matteo Galli ha 26 anni e soffre di psicosi. Col tempo è riuscito a tenerla a bada. Oggi si racconta in maniera coraggiosa.
«Avevo il terrore di essere spiato»: il video
Davide Giordano tio/20min
«Avevo il terrore di essere spiato»: il video
Matteo Galli ha 26 anni e soffre di psicosi. Col tempo è riuscito a tenerla a bada. Oggi si racconta in maniera coraggiosa.

ORSELINA - «Da piccolo ero iper sensibile. Già alle elementari. Poi la "malattia" è esplosa durante l'apprendistato di aiuto bibliotecario». La "malattia" per Matteo Galli, oggi 26enne, è la psicosi. Un problema psichiatrico che spesso sconfina nella paranoia e in sensazioni persecutorie.

Un percorso da scoprire – Matteo ha trovato il coraggio di raccontare il suo percorso nell'autobiografia "Se mai ti capitasse", pubblicato recentemente da Ericlea. «Lo faccio per sensibilizzare la gente sul tema della patologia mentale. Magari qualcuno ha una persona accanto con un problema del genere e non sa come approcciarsi».

Cambio di terapia – Matteo ci appare come un ragazzo piuttosto brillante. Lo incontriamo nel parco della Clinica Santa Croce di Orselina. «Sono qui di mia spontanea volontà per un cambio della terapia. Il mio problema forse è di origine genetica. Non si può guarire. Però grazie alla psicoterapia e ai farmaci posso avere una vita più o meno normale adesso. E anche sognare di ritrovare un lavoro. L'apprendistato l'ho portato a termine. Mi piacerebbe anche avere una vita affettiva più stabile».

«Ero un bimbo pieno di emozioni» – Il 26enne sostiene di essere nato con un'asimmetria cerebrale. «Una parte del cervello, quella destra, è più sviluppata di quella sinistra. Questo mi ha da subito causato problemi di motricità e di disgrafia. Ricordo che ero un bimbo particolare. Pieno di emozioni. Avevo pochi amici. Ero anche molto preso in giro. E lì ho iniziato ad avere problemi di fiducia».

Il momento chiave – Nato nel Mendrisiotto e cresciuto nella Valle di Muggio, Matteo situa attorno ai 17 anni la presa di coscienza di essere in preda a meccanismi psicotici. «In quel periodo mi sono dovuto spostare da Mendrisio a Bellinzona per il mio iter formativo. Mi sono ritrovato a vivere da solo. Senza amici. E a quel punto mi sono attaccato a internet, dove le mie paure di essere spiato o minacciato sono aumentate di molto, diventando parecchio invasive. Ero in preda a deliri, alteravo la realtà, sentivo di non potermi fidare di nessuno».

«Ho imparato molto» – Alla fine dell'apprendistato, Matteo ha un vero e proprio crollo. «Vengo ricoverato a Mendrisio. Ero davvero in preda a pensieri che nella realtà non esistevano. L'equilibrio l'ho trovato col tempo. Ho avuto ricadute in cui mi mettevo in testa di essere osservato in tutti i modi. Anche per questo spegnevo tutti i telefoni di casa. Ho sofferto tanto. Ma credo di avere imparato molto. La consapevolezza è importante: adesso riesco a capire quando un pensiero è reale oppure è frutto della mia fantasia e del mio disturbo».

Gli incontri col pubblico
Il libro di Matteo Galli ("Se mai ti capitasse", Ericlea Edizioni) può essere ordinato tramite Amazon oppure essere acquistato fisicamente presso la libreria Il Segnalibro di Lugano. Sono previste anche alcune presentazioni al pubblico, tra cui quella di domenica 30 novembre alle 16.30 presso la Sala del Consiglio Comunale di Muralto, oppure quella di domenica 18 gennaio 2026 alle 17 presso La Filanda di Mendrisio.


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