Cerca e trova immobili
LUGANO

«Sono a Dubai, appena torno vi pago». Ma la studentessa deve attendere sette mesi

Evento di alta gioielleria al LAC: le giovani hostess ticinesi pagate dopo mesi (di silenzi)
Luxury Lugano (archivio)
«Sono a Dubai, appena torno vi pago». Ma la studentessa deve attendere sette mesi
Evento di alta gioielleria al LAC: le giovani hostess ticinesi pagate dopo mesi (di silenzi)

LUGANO - Cinquecento franchi a testa per tre giorni lavorativi. Una paga oraria di 22 franchi.

L'evento di alta gioielleria del LAC - Era questo l’accordo raggiunto fra le cinque giovani hostess e l’organizzatrice dell’evento di alta gioielleria tenuto a fine novembre al LAC. La manifestazione, di recente approdata anche a Monte Carlo, è finita al centro delle cronache dopo che un’interrogazione di quattro consiglieri comunali, a metà marzo di quest’anno, metteva in luce la presenza di diverse fatture non pagate.

Sette mesi dopo - Fra le spettanze non saldate compariva anche quella relativa alle prestazioni delle giovani ticinesi. Almeno fino a ieri sera quando, sette mesi dopo (poche ore dopo l’invio da parte nostra di alcune domande all’organizzazione), il “debito” è stato evaso.

Gli accordi telefonici - «All’inizio, gli accordi presi con l'organizzatrice erano solo telefonici, senza nulla di scritto - ci dice una di loro - Però ero tranquilla: il sito e i profili social fornivano un’immagine convincente della manifestazione. Pensavo inoltre che poco prima di “prendere servizio” avrei firmato un contratto. Alla fine, però, avevamo deciso che sarebbe bastata una fattura per la prestazione lavorativa».

Il silenzio su Whatsapp - Una volta terminato l’evento, la studentessa ha mandato un messaggio di ringraziamento alla donna. «Era stata comunque un’esperienza divertente - aggiunge - però non ho ricevuto nessuna risposta. Dopo due giorni, sempre su Whatsapp, le ho girato la fattura. Anche in quel caso, nessuna reazione dall’altra parte».

«Sono a Dubai, ci sentiamo la settimana prossima» - A quel punto, la ragazza ha deciso di chiamarla: «Mi ha risposto dicendo che era in vacanza a Dubai e che si sarebbe fatta viva la settimana successiva. Era il 2 dicembre. Da lì in poi, non ho più avuto sue notizie. Le ho mandato una sfilza di messaggi senza fortuna. E, inutile dirlo, io e le mie amiche non abbiamo mai avuto quanto ci spettava per tutto questo tempo». Questo fino a ieri sera, alle 19, quando è arrivato l'accredito dei soldi per lei e le sue amiche.

Fatture non saldate per oltre 30'000 franchi - In totale, stando a quanto emerso da un'interrogazione dei consiglieri leghisti il 10 marzo, le fatture non pagate, compresi i 2'500 destinati alle hostess, ammontavano a oltre 30’000 franchi. L’organizzatrice, cittadina italiana e residente nel Varesino, stando alla risposta del Comune dell'11 aprile, «l'organizzatrice ha inizialmente risposto prendendo tempo e arrecando motivazioni di natura famigliare. Successivamente non è più stata rintracciata».

Contattata via mail (ci avevamo già provato, senza ricevere risposta, a marzo), l'organizzatrice non ha risposto alle nostre domande. Al contrario, ci ha diffidato «formalmente dal pubblicare ulteriori contenuti e notizie lesive, false o diffamatorie riguardanti la mia persona e la società che rappresento». Inoltre, avverte che «ogni futura pubblicazione che contenga elementi non veritieri o ricostruzioni tendenziose sarà perseguita in ogni sede competente». Siamo però felici che, come scritto nell'articolo, poche ore dopo l'invio delle domande, le studentesse siano state pagate per la loro prestazione.


 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE