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ORIGLIO

«Una nuova scuola per il 2025/2026», le famiglie della Steiner “gelate” da una mail

Si chiama EOS, sarà attiva a partire da settembre e avrà sede esattamente nello stesso stabile. Ma i dubbi non mancano.
Archivio Tipress
«Una nuova scuola per il 2025/2026», le famiglie della Steiner “gelate” da una mail
Si chiama EOS, sarà attiva a partire da settembre e avrà sede esattamente nello stesso stabile. Ma i dubbi non mancano.

ORIGLIO - È arrivata a tutti i genitori che hanno figli all'asilo, alle elementari e alle medie della scuola Steiner di Origlio, inattesa e portando con sé una nuvola di (rinnovate) preoccupazioni.

Giusto un paio di mesi fa avevamo dato notizia di una crescente disillusione nei confronti della direzione con diverse famiglie che avevano deciso di “sondare il terreno” per una possibile iscrizione nel settore pubblico, dopo i dubbi sul futuro della scuola di Origlio che proprio a marzo aveva ricevuto un aiuto straordinario per completare l'anno scolastico.

Restava l'interrogativo: ma da settembre? La risposta è (più o meno) contenuta proprio nella missiva digitale recapitata nella casella di posta dei genitori: nascerà la scuola EOS, che segue i dettami della pedagogia Waldorf, avrà sede negli stabili di Via Ai Magi 4 a Origlio, di proprietà della Fondazione Edith Maryon (che peraltro già ospita la scuola attuale)

Come riportato dalla mail, la nuova scuola è «pensata per offrire continuità educativa, qualità pedagogica e una proposta formativa coerente». Anche con la neonata EOS si parla di asilo, scuole elementari e scuole medie. Non è chiaro, invece, che ne sarà del nido.

Basta una rapida ricerca su Google per trovare il sito di EOS, scarno e con immagini generate dall'intelligenza artificiale. Sono presenti le tariffe mensili per ogni ordine scolastico e il numero di un centralino, che squilla a vuoto (almeno a noi).

La delusione dei genitori è palpabile, così come il dolore del possibile «strappo» per i figli. C'è amarezza fra le famiglie sia per le questioni finanziarie irrisolte (comprese una serie di spese straordinarie che è stato necessario coprire) e una gestione definita «zoppicante» ma soprattutto per il futuro di quella che gli interessati, in forma anonima a tio.ch, definiscono «lo smembramento di una comunità», temendo per le ripercussioni didattiche e per il futuro di ragazze e ragazzi.

Su tutto, però, aleggia ancora il grandissimo dubbio: «La Scuola Steiner chiuderà davvero, oppure no?».

Sollecitata più volte da tio.ch, la direzione ha preferito non ricontattarci.

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