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Il 2025 caldo delle lotte sindacali

Tanti i temi trattati nel comitato cantonale dell'USS
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Fonte Red
Il 2025 caldo delle lotte sindacali
Tanti i temi trattati nel comitato cantonale dell'USS
BELLINZONA - Un anno che si preannuncia «intenso sul piano delle rivendicazioni sociali e lavorative». Sono tanti i temi «di stretta attualità sindacale» trattati nel Comitato cantonale dell'Unione sindacale svizzera (USS) Ticino e Moesa, «alla...

BELLINZONA - Un anno che si preannuncia «intenso sul piano delle rivendicazioni sociali e lavorative». Sono tanti i temi «di stretta attualità sindacale» trattati nel Comitato cantonale dell'Unione sindacale svizzera (USS) Ticino e Moesa, «alla presenza di delegati e delegate delle federazioni affiliate».

Tra i momenti salienti, la presentazione ufficiale della nuova segretaria sindacale di USS Ticino e Moesa, Nicole Rossi, in carica da febbraio 2025. Attiva da anni «nei movimenti e nelle lotte sindacali, Nicole succede a Samuele Cavalli, assumendo un ruolo centrale nel coordinamento dell’attività sindacale regionale».

Chiara Landi, responsabile del settore terziario di UNIA Regione Ticino e Moesa, ha aggiornato i presenti sul dibattito in corso attorno ai Bilaterali III, ribadendo «l'importanza del ruolo attivo delle sezioni cantonali nel monitorare e sollecitare le federazioni nazionali e USS affinché gli accordi tutelino efficacemente i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare nelle regioni di confine come il Ticino».

È poi intervenuto Raoul Ghisletta, segretario cantonale di VPOD Ticino, presentando l’Iniziativa popolare cantonale “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”, che sarà sottoposta al voto popolare il prossimo 15 giugno. «L’iniziativa mira a garantire condizioni di lavoro regolamentate e di qualità in settori fondamentali per il benessere collettivo».

Ampio spazio è stato dedicato anche alla presentazione delle principali battaglie sindacali del 2025, tra cui «il rinnovo del contratto collettivo dell’edilizia; il contrasto al precariato dei docenti neo-abilitati al DFA; la campagna contro la violenza ai danni del personale dei trasporti pubblici; il movimento contro l’Iniziativa popolare anti SSR “200 franchi bastano” che mina le basi dell’esistenza della RSI in Ticino, e la mobilitazione contro la chiusura degli uffici postali, presidio importante del servizio pubblico».

Il Comitato cantonale si è concluso con un chiaro messaggio di determinazione e solidarietà: «Il 2025 sarà un anno cruciale per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. L’USS Ticino e Moesa continuerà ad agire con fermezza per un mondo del lavoro più giusto e inclusivo».

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