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CANTONEIn stazione il giornale "8 Minuti"

08.03.22 - 16:52
A realizzarlo le attiviste della rete "nateil14giugno"
nateil14giugno
In stazione il giornale "8 Minuti"
A realizzarlo le attiviste della rete "nateil14giugno"
Con la grafica che strizza l'occhiolino al nostro quotidiano, la pubblicazione raccoglie articoli e approfondimenti riguardanti tematiche vicine alle donne.

LUGANO - La grafica ricorda simpaticamente il nostro quotidiano, ma si potrà trovare solo oggi. In occasione della giornata internazionale della donna, le attiviste della rete nateil14giuno hanno distribuito, presso le stazioni di Bellinzona, Lugano e Mendrisio, il giornale femminista "8 minuti".

All'interno una serie di articoli e approfondimenti, ovviamente tutti a tema donne. Si parla infatti di lotta contro l’aumento dell’età di pensionamento delle donne, del referendum contro l'AVS 21, della giornata internazionale di lotta femminista e transfemminista, ma anche di violenza di genere e femminicidio e di un nuovo sciopero femminista nel 2023.

«Troppe le disparità ancora da cancellare - recita l'editoriale che apre il giornalino -. Sono anni che chiediamo una distribuzione più equa del lavoro di cura. Sono anni che chiediamo misure efficaci contro la violenza sessuale, sessista e contro il femminicidio. Sono anni che rivendichiamo la parità salariale e che pretendiamo che venga rispettata la Legge federale sulla parità fra i sessi. Vogliamo una vita dignitosa da lavoratrici e da pensionate. Vogliamo la fine delle discriminazioni contro i/le più deboli, i/le migranti e la comunità LGBTIQA+. Continueremo a fare sentire la nostra voce fino a quando la parità non sarà una realtà e fino a quando non cesseranno gli attacchi contro le nostre pensioni. Ogni giorno, ogni 8 marzo, ci saremo. L’8 marzo 2022 facciamo sentire le nostre voci».

«Siamo centinaia di migliaia e anche molte di più per esprimere la nostra collera, per condividere le speranze portate avanti dalle lotte femministe - conclude il pezzo in copertina -. Siamo solidali con tutti e tutte coloro che in tutto il mondo lottano per l’uguaglianza, per la giustizia sociale e per la salvaguardia dell’ambiente. E siamo più motivate che mai ad occupare le piazze, a scuotere le coscienze».

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