Eoc, terza dose ai dipendenti over 50

L'Ente ospedaliero apre il richiamo vaccinale per i collaboratori a contatto con i pazienti
BELLINZONA - L'Eoc si prepara a somministrare la vaccinazione di richiamo ai suoi dipendenti. Lo ha annunciato oggi l'Ente ospedaliero in un comunicato stampa. La misura è stata decisa in accordo con il medico cantonale e il farmacista cantonale, a seguito dell'omologazione della terza dose di Pfizer da parte di Swissmedic.
Le iscrizioni sono aperte a tutti i dipendenti di età superiore ai 50 anni. La condizione necessaria è che abbiano ricevuto già la seconda dose di vaccino e che siano attivi nella cura diretta dei pazienti.
«Basandosi sulle conoscenze scientifiche più aggiornate, l'Ente ritiene importante dare precocemente la possibilità di ricevere la dose di richiamo ai propri collaboratori per rinfrescare la memoria immunitaria e quindi essere protetti al meglio da decorsi severi della malattia» ha spiegato il primario Alessandro Ceschi, presidente della Commissione terapeutica Eoc. «Questo permetterà di ridurre le possibilità di circolazione del virus SARS-CoV-2 in ospedale e inoltre di meglio proteggere i pazienti in questa fase delicata della pandemia».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!