Genitori cacciati dal "gruppo" dello Skate Park?

La denuncia di Luca Campana, commissario di quartiere: «L'invito sapeva di minaccia. Ma il parco è aperto a tutti».
Quindi l'invito: «È vero che può essere pericoloso, ma basterebbe un'educazione nel gestire gli spazi»
La denuncia di Luca Campana, commissario di quartiere: «L'invito sapeva di minaccia. Ma il parco è aperto a tutti».
Quindi l'invito: «È vero che può essere pericoloso, ma basterebbe un'educazione nel gestire gli spazi»
LUGANO - «Cacciati» dallo Skate Park di Lugano in quanto «troppo piccoli». I fatti, così come li descrive Luca Campana (commissario di quartiere), si sono svolti verso le 16.00/17.00 di ieri. Alcune famiglie con bambini piccoli (massimo 7 anni) sarebbero state invitate ad andarsene da un gruppetto di ragazzi più grandi.
I giovani - secondo Campana - avrebbero sfidato «a muso duro» gli ospiti sostenendo di avere la precedenza sul "loro" posto in quanto frequentatori quotidiani.
Un'intimazione dal sapore di minaccia secondo il commissario di quartiere. «I bambini più piccoli dovrebbero andare al prossimo “parchetto” di quartiere e utilizzare solo i giochi preposti. Eppure le recensioni su Tripadvisor sono estremamente generose sostenendo che lo spazio Skate è perfetto sia per grandi che per bambini e soprattutto sicuro».
Lo Skate Park, sostiene Campana, «è un’infrastruttura voluta per rispondere in particolare al bisogno dei giovani della Città che amano lo skate e i roller, quindi anche dei bambini. C’è chi dice che non sia adatto ai bambini perché i ragazzi sfrecciano veloci. Secondo me è solo una questione di educazione per gli spazi».





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