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«Per battere il Covid, un treno ogni 15 minuti»

CANTONE«Per battere il Covid, un treno ogni 15 minuti»

12.07.20 - 21:38
L'associazione dei passeggeri Astuti fa una serie di proposte alle FFS. «In Ticino si può osare di più»
tipress
«Per battere il Covid, un treno ogni 15 minuti»
L'associazione dei passeggeri Astuti fa una serie di proposte alle FFS. «In Ticino si può osare di più»
Separare i treni per Milano dalla rete cantonale. E aumentare i collegamenti Eurocity. «Ma anche piccole modifiche possono dare grandi risultati»

LUGANO - Un treno ogni 15 minuti, a sud di Lugano. A nord, poco meno. L'Associazione degli utenti del trasporto pubblico in Ticino (Astuti) è convinta che sia possibile. E ha elaborato un piano con una serie di modifiche da sottoporre alle FFS. L'obiettivo - sottolinea l'associazione - è riportare i ticinesi a usare i treni, dopo lo choc dovuto al Covid. 

Esprimendosi sul piano orario del 2021, l'associazione riconosce in una lettera che «sono stati fatti grandi passi avanti nell'offerta» seppure «dilazionati nei tempi». Così come «l'importante impegno finanziario assunto dal Cantone e dai Comuni» in vista dell'inaugurazione del tunnel del Ceneri. 

Ma non basta. Secondo l'Astuti «sarebbero possibili scelte più coraggiose». Uno studio allestito dall'associazione - in particolare dai soci Riccardo Kohyi e Michele Kessler - dimostrerebbe che «limitandosi a modificare di pochi minuti gli orari di alcuni convogli» sarebbe possibile ottenere «una frequenza di un treno ogni 15 minuti tra Lugano e Chiasso» e tra Lugano e Bellinzona. Un treno ogni trenta minuti, invece, tra Lugano e Locarno. 

L'associazione è convinta che separando i treni Regio Express per Milano dalla rete cantonale, e facendo circolare i treni da e per Mendrisio come S-Bahn (S10), si otterrebbero benefici su tutta la linea. Un'altra urgenza - per l'Astuti - è portare i treni Intercity fino a Chiasso, e aumentare la frequenza dei treni Eurocity a uno ogni ora. 

Una maggiore frequenza dei treni - conclude l'Astuti - «ridurrebbe l'affollamento dei treni soprattutto in certi orari, favorendo un ritorno all'uso del mezzo pubblico» dopo il calo dovuto al Covid.

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