Il grido d'aiuto delle startup

L'appello lanciato da Fondazione Agire, in una lettera al Consiglio di Stato. «Le giovani aziende soffrono di più»
MANNO - Aziende appena nate, che rischiano di fare una brutta fine. Il Covid-19 è calato come una mannaia sulle startup ticinesi. La Fondazione Agire - incubatore istituzionale con sede al Tecnopolo di Manno - lancia un appello alle istituzioni, chiedendo aiuti economici.
Una lettera è stata inviata oggi dalla Fondazione al Consiglio di Stato ticinese, per fare presenti le difficoltà in cui versa il settore. Le startup «fanno fatica ad accedere alle misure economiche messe in campo da Confederazione e Cantone» si legge in un comunicato diffuso oggi dall'agenzia.
Eppure le startup «soffrono maggiormente dell’emergenza Covid-19 rispetto ad altre aziende» afferma la Fondazione. Il motivo è che «spesso non sono ancora costituite in persona giuridica, non hanno una solida entrata finanziaria data da una base di clienti consolidata, non possono presentare né uno storico di cifra d’affari né una massa salariale vera e propria».
Un ostacolo all'accesso al credito, come anche alle indennità da lavoro ridotto. L'ecosistema innovativo, insomma, è a rischio. E con esso gli investimenti effettuati dal Cantone nel corso degli anni. Per questo Fondazione Agire assieme a TiVenture ed altri partner chiede «un occhio di riguardo» al governo. E si impegna a presentare proposte concrete di sostegno, nei prossimi giorni.




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