All'EOC una direttiva sulla tecnologia esiste dal 2014. Nei giorni scorsi è stata nuovamente trasmessa al personale
MENDRISIO - Avrebbe accelerato la morte di diciassette pazienti, alterando il dosaggio di alcuni farmaci. E poi ci sono delle foto di pazienti nudi o morti condivise su WhatsApp. Ora più che mai in corsia c'è tolleranza zero nei confronti degli smartphone. Lo scrive oggi la Regione, che ricorda l'esistenza di una direttiva EOC che disciplina l'uso delle tecnologie audiovisive e dei social tra le mura delle strutture ospedaliere.
Una direttiva in vigore già dal 2014. E che proprio nei giorni scorsi è stata nuovamente trasmessa al personale EOC. Cosa che d'altronde avviene praticamente annualmente, anche all'Ospedale Beata Vergine di Mendrisio, dove sono accaduti i fatti che hanno portato all'arresto di un infermiere.
Il vademecum sulla tecnologia comprende diciotto articoli, che prevedono - tra l'altro - il divieto di «pubblicare o scambiare informazioni sui media sociali riguardanti pazienti» e anche di «divulgare delle informazioni riguardanti i colleghi di lavoro». Sta dunque nella responsabilità dell'operatore sanitario di riporre il proprio device nell'armadietto prima di cominciare il proprio turno lavorativo.