Marco Ottini percepirà l’indennità di uscita

Il Tram ha accolto un ricorso di due anni fa dell’ex sostituto comandante e capo istruttore della Protezione civile del Bellinzonese. Si parla di 245’000 franchi
BELLINZONA - Sono passati quasi dieci anni dal licenziamento di Marco Ottini dalla Protezione civile del Bellinzonese, ma il caso non è ancora chiuso. Il Tribunale cantonale amministrativo - riferisce il Corriere del Ticino - lo scorso 23 ottobre ha accolto un ricorso risalente al dicembre 2017, riconoscendogli il diritto di ottenere l’indennità di uscita.
Per i giudici le infrazioni addebitate all’ex sostituto comandante e capo istruttore della Protezione civile nel 2010 non erano così gravi da giustificarne un licenziamento in tronco, così come non vengono riconosciuti i “motivi gravi” che portarono successivamente alla mancata conferma del rapporto d’impiego. Anche la violazione del segreto d’ufficio (con Ottini che rese il suo caso pubblico sui media) non è stata avvalorata.
Secondo il regolamento del personale, dunque, non essendo in presenza di motivi disciplinari gravi per la mancata conferma dell'impiego, il dipendente ha diritto a un’indennità di uscita. Indennità che è pari a un mese di stipendio per ogni anno di servizio assolto. Marco Ottini era stato assunto alla Protezione civile nel settembre 1985 e il rapporto di lavoro è stato interrotto nell’aprile 2014. Ne consegue - secondo il suo stesso calcolo - un importo di 245’000 franchi d'indennità di uscita.
Contro la sentenza la Protezione civile del Bellinzonese - alla quale è stata addebitata anche la tassa di giustizia - potrà ricorrere al Tribunale federale.




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