Partirà il prossimo 29 settembre la fase sperimentale di tre mesi per le modifiche viarie in Piazza Castello. Non mancano i timori per il trasporto pubblico. Il sindaco: «Oggi è un inferno»
LUGANO - Il prossimo 29 settembre alle sei del mattino per l’incrocio di Piazza Castello scatterà l’ora X: partirà infatti la fase di prova di tre mesi relativa a due modifiche al Piano della viabilità del polo luganese (meglio conosciuto come PVP). L’obiettivo? Alleggerire il traffico su Corso Elvezia.
In questa fase sperimentale, che durerà tre mesi, le modifiche saranno appunto due. È rimandata la terza, ossia la riapertura di Corso Pestalozzi al trasporto privato proveniente dalla pensilina dei bus. Quindi cosa cambierà? Dal lungolago si potrà svoltare a sinistra su Corso Pestalozzi (e quindi verso il centro), mentre da Viale Cattaneo si potrà girare sul lungolago.
Un problema noto - «Nelle ore di punta attualmente Corso Elvezia è un inferno» ha detto il sindaco Marco Borradori in un incontro con la stampa. Una situazione sotto gli occhi di tutti i cittadini sin dal 2012, quando il PVP è stato introdotto quale misura d’accompagnamento alla galleria Vedeggio-Cassarate.
«Manca l’alternativa» - «L’obiettivo del piano viario era di alleggerire il traffico nel centro, favorendo l’utilizzo del trasporto pubblico» ha quindi ricordato Marco Borradori. «Ma il PVP ha un peccato originale» ha sottolineato il vicesindaco Michele Bertini: «Ha anticipato le misure dissuasive nei confronti degli automobilisti senza dare un’alternativa valida, ossia un trasporto pubblico potenziato».
Verso un trasporto pubblico «forte» - Ora la politica non si illude di poter puntare, con le modifiche in questione, a una diminuzione del traffico privato. «Ma ci auguriamo che diventi più scorrevole». E Bertini guarda oltre: «La vera soluzione è di arrivare in futuro, ma nel più breve tempo possibile, a un trasporto pubblico forte, in cui per il cittadino verrà spontaneo lasciare a casa l’auto». Un primo passo in questa direzione sarà fatto nel dicembre 2020, quando con la messa in esercizio della galleria di base del Ceneri è previsto un potenziamento del trasporto pubblico nel Luganese.
«Avremo dei dati reali» - Le modifiche sperimentali dovrebbero quindi portare a un alleggerimento del traffico su Corso Elvezia pari al 20%, come ha illustrato l’ingegnere Mauro Ferella Fadda. Ma il timore - evidenziato a più riprese dal municipale Angelo Jelmini, titolare del Dicastero sviluppo territoriale - è che ne risenta il trasporto pubblico. «La risposta ce la darà il monitoraggio dell’esperimento, soltanto in quel momento ci potremo confrontare con dati reali».
Il verde… sarà più corto - L’introduzione delle due modifiche sarà inoltre accompagnata, se necessario, da interventi anche in alti nodi viari del centro. «Agiremo anche su altri semafori nelle vicinanze, in particolare nell’intersezione Corso Pestalozzi/Via Pioda, dove si registrerà un aumento di veicoli» ha spiegato Ferella Fadda. «Ed è anche vero che in Piazza Castello i tempi di verde dovranno diminuire per permettere l’introduzione delle due manovre».
Monitoraggio costante - Il monitoraggio della sperimentazione sarà costante. E sarà effettuato anche da parte di personale TPL, che avrà gli strumenti per segnalare le problematiche. I risultati saranno valutati in una fase intermedia e dopo i tre mesi di prova, così da misurarne l’impatto e decidere per il proseguimento. Se dovessero verificarsi grossi disagi, si potrà stralciare una delle modifiche o interrompere l’operazione.
I lavori preparatori per la fase sperimentale cominceranno già domani, 20 settembre. I costi per l’introduzione in prova delle due modifiche ammontano a 183’000 franchi. Il Municipio coinvolgerà il Consiglio comunale in occasione della seduta sul conto consuntivo 2019.