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39 milioni per i Programmi d’agglomerato in Ticino

È la quota stanziata dalla Confederazione. Il resto è a carico del Cantone e dei Comuni interessati
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39 milioni per i Programmi d’agglomerato in Ticino
È la quota stanziata dalla Confederazione. Il resto è a carico del Cantone e dei Comuni interessati
BELLINZONA - Settimana scorsa il Consiglio federale ha licenziato il Messaggio mediante il quale chiede al Parlamento di liberare i crediti per sostenere l’attuazione dei Programmi d’agglomerato da parte di Cantoni e Comuni. Il programma...

BELLINZONA - Settimana scorsa il Consiglio federale ha licenziato il Messaggio mediante il quale chiede al Parlamento di liberare i crediti per sostenere l’attuazione dei Programmi d’agglomerato da parte di Cantoni e Comuni.

Il programma d’agglomerato (PA) è uno strumento tramite il quale vengono definite le misure di intervento legate al paesaggio, agli insediamenti e ai trasporti volte ad uno sviluppo armonioso del territorio e della mobilità. Esso contiene progetti suddivisi in priorità realizzative e viene aggiornato a scadenza quadriennale.

Tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) la Confederazione sostiene con contributi compresi tra il 30% e il 50% misure infrastrutturali che rispettano una serie di criteri di base e garantiscono la dovuta efficacia del programma presentato.

A fine 2016 il Consiglio di Stato e le Commissioni regionali dei trasporti hanno presentato all’esame della Confederazione quattro PA di terza generazione.

Tre di essi riceveranno importanti contributi:

    • PA del Bellinzonese (PAB3): 9.91 mio fr, tasso di contribuzione 40%
    • PA del Locarnese (PALoc3): 17.68 mio fr, tasso di contribuzione 40%
    • PA del Mendrisiotto (PAM3): 11.67 mio fr, tasso di contribuzione 35%

Complessivamente si tratta di misure del costo di 102.10 milioni di franchi. La Confederazione partecipa con 39.26 milioni di franchi, il restante è a carico del Cantone e dei Comuni interessati.

Gli ambiti d'interesse - Le misure riguardano principalmente i seguenti ambiti: rete della mobilità ciclopedonale, riqualificazioni stradali multimodali, fermate e nodi di interscambio dei trasporti pubblici.

La data degli interventi - L’attuazione di questi interventi è prevista a partire dal 2019. A tal scopo Dipartimento e Comuni hanno già avviato, in collaborazione con le Commissioni dei trasporti, la progettazione degli stessi.

Il PA del Luganese (PAL3) in questa generazione non riceverà contributi.

La Confederazione, pur valutando come sufficiente l’efficacia del programma, non ha ritenuto di assegnare contributi poiché giudica non adeguatamente avanzate le misure delle generazioni precedenti (PAL1 e PAL2).

«Il PAL beneficia di contributi per quasi 60 milioni franchi dalle prime due generazioni, destinati a due progetti principali – la tratta Manno-Bioggio della rete tram-treno e il riassetto completo della Stazione di Lugano – nonché ad interventi di riqualificazione stradale e di mobilità ciclopedonale - sottolinea il Dipartimento del Territorio in una nota -. Vista l’importanza delle due prime generazioni, il PAL3 ha presentato misure più modeste con contributi attesi per al massimo 3-4 milioni di franchi. La decisione di non stanziare finanziamenti per il PAL3 da parte della Confederazione non incide sulla necessità e la volontà del Dipartimento di procedere nei tempi previsti con gli interventi principali sulla mobilità di questa regione».

La soddisfazione del DT - Il Dipartimento esprime inoltre «grande soddisfazione» per la valutazione complessivamente positiva da parte della Confederazione in merito alla politica di insediamenti e mobilità promossa dal Cantone e sostenuta dalle Commissioni regionali dei trasporti e per «l’importante finanziamento federale» per l’attuazione delle misure.

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