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CANTONEPorte aperte ai centri diurni socio-assistenziali

17.04.18 - 09:40
L'incontro si terrà venerd 20 aprile dalle 9 alle 20
Porte aperte ai centri diurni socio-assistenziali
L'incontro si terrà venerd 20 aprile dalle 9 alle 20

BELLINZONA - Venerdì 20 aprile 2018 avrà luogo la giornata delle porte aperte dei centri diurni socioassistenziali (CDSA). L’evento si svolgerà in contemporanea nei 14 centri presenti sul territorio. Sarà possibile assistere alle attività svolte quotidianamente e incontrare gli operatori e i volontari che ogni giorno si dedicano agli anziani. I centri resteranno aperti dalle 9 alle 20, con aperitivo e musica a partire dalle ore 17.

Nel 2011 il Dipartimento della sanità e della socialità ha avviato un progetto di riorganizzazione, riorientamento e sviluppo dei centri diurni per anziani. Il progetto ha favorito una vera e propria trasformazione dei centri diurni ricreativi e ha permesso la nascita di una nuova tipologia di centro: il centro diurno socio-assistenziale (CDSA), che si pone come struttura intermedia tra il domicilio e la casa per anziani, svolgendo anche un importante ruolo di sostegno alle persone con bisogno di assistenza e alle loro famiglie.

I Centri diurni socio-assistenziali, promossi e finanziati dall’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio del DSS, sono destinati principalmente a persone anziane, sia autonome che con bisogno di assistenza, e offrono attività di prevenzione e socializzazione, permettendo il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Prevenzione dell’isolamento sociale;
- Mantenimento e attivazione delle risorse personali e dell’autonomia della persona anziana;
- Mantenimento a domicilio;
- Miglioramento della qualità di vita e della salute;
- Sostegno alle persone che vivono sole o alle coppie di anziani in situazioni di fragilità;
- Diminuzione del carico psico-fisico del familiare curante.

Nel 2016 erano attivi sul territorio 13 CDSA (oggi se ne contano 14) ciascuno dei quali è rimasto aperto in media 251 giorni. In totale sono state registrate 9'000 presenze. Durante le aperture sono state offerte svariate attività: ricreative e di socializzazione, attivazione e mantenimento delle funzioni psico-fisiche e sociali (atelier della memoria, corsi di ginnastica, attività manuali, laboratori di cucina, gite culturali….), presa in carico di persone con bisogno di assistenza e prevenzione sanitaria.

Per quanto concerne la nuova prestazione di presa in carico di persone con bisogno di assistenza (si tratta di progetti individualizzati con l’obiettivo di prolungare il mantenimento a domicilio con una buona qualità di vita), nel corso del 2016 sono stati seguiti 402 utenti: quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

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