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Pambio NorancoChiude lo storico sexy shop: «All’inizio i clienti entravano di nascosto»

28.12.17 - 07:09
Il titolare Nicola Tutino, dopo quasi trent'anni di attività, se ne va in pensione: «Quando aprii il negozio, il sesso era ancora tabù»
Ufficio esecuzione e fallimenti
Chiude lo storico sexy shop: «All’inizio i clienti entravano di nascosto»
Il titolare Nicola Tutino, dopo quasi trent'anni di attività, se ne va in pensione: «Quando aprii il negozio, il sesso era ancora tabù»

PAMBIO NORANCO – Finisce all'asta uno dei primi sexy shop della Svizzera italiana. Sicuramente tra i più longevi. Giù le serrande al “Tentazioni” di Pambio Noranco. Per il prossimo 4 gennaio l’Ufficio esecuzioni e fallimenti di Lugano ha previsto l’incanto di oltre cinquecento articoli hard. Anche se il titolare Nicola Tutino, 63 anni, spera ancora in un subentrante al fotofinish. «Non è vero che il negozio era in crisi – sostiene – chiudo perché me ne vado in pensione. È rimasta aperta qualche trattativa. Vedremo».

Un tempo che non c’è più – Con il “Tentazioni”, e con il pensionamento di Tutino, se ne va uno spaccato “sociologico” del Ticino dell'ultimo trentennio. Perché il responsabile stava dietro a quel bancone da 29 anni. Dal lontano 1988. «Quando ancora il sesso nella Svizzera italiana era un tabù. All'inizio la sede era in un luogo diverso, comunque in zona. Ricordo che i clienti arrivavano quasi di nascosto. Avevano fretta di uscire dal negozio. Non volevano farsi vedere».

La telefonata prima della visita – Dettagli e aneddoti tragicomici. Concernenti anche personalità di spicco. «A pretendere la massima discrezione erano soprattutto quelli che avevano ruoli lavorativi importanti, magari nell'ambito statale. C'era addirittura chi mi telefonava prima. Mi chiedevano se ci fosse movimento, per capire se potevano venire senza essere notati».

Galeotta fu l’edicola – E pensare che Tutino prima di quella strana scelta, aveva lavorato in banca. E poi, ancora, aveva gestito un’edicola. «Proprio tra le riviste, mi sono accorto di quanto la pornografia tirasse. La gente mi chiedeva spesso i giornalini per soli adulti. Quelli, per intenderci, che stavano più in alto rispetto agli altri. A un certo punto, decisi. Non senza suscitare scalpore. All'epoca fare una roba del genere era qualcosa di scandaloso. Amici e parenti me lo fecero notare. Io, però, ho continuato per la mia strada».

Con le idee in chiaro – Tra una chiacchiera e l’altra, si parla di abbigliamento sensuale e provocatorio. Di oggettistica. «I miei clienti hanno sempre acquistato un po' di tutto. Negli ultimi anni, arrivavano già con le idee ben in chiaro su ciò che volevano. Probabilmente prima valutavano i vari prodotti su internet e poi venivano qui».

Web e crisi – Già, internet. Un’arma a doppio taglio. «Il nostro periodo d'oro è durato fino al 2007-2008. Poi il web ha iniziato a farci una grossa concorrenza. Allo stesso tempo, i negozi di materiale erotico sono spuntati un po’ ovunque come funghi. Senza contare la crisi economica che, in un modo o nell'altro, ha avuto il suo peso. Negli ultimi anni comunque c'era stata una ripresa degli affari. I ticinesi hanno ancora a cuore la loro vita di coppia».

Nel nome dell’amore – Il 63enne non usa mezzi termini nel descrivere il tipo di clientela che frequenta un sexy shop. «Davvero variegata. I giovani sono più spigliati. Quelli di una certa età invece si vergognano un po'. In generale, comunque, ora la gente veniva da me con molta più serenità. In fondo una persona arriva qui per rallegrare la propria intimità. Non c'è nulla di male. L'amore è la cosa più importante».

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COMMENTI
 

Arciere 6 anni fa su tio
"Quando aprii il negozio, il sesso era ancora tabù (...) Ricordo che i clienti arrivavano quasi di nascosto." Nel 1988. Ecco. Invece nel 2017 il sesso non è più tabù (??) e i clienti, specialmente le "personalità di spicco" entrano nei sex shop come in una panetteria, tranquillamente, easy... Fa quasi tenerezza... Questo articolo fa seguito a quello di ieri dove si diceva che il sex shop aveva fatto fallimento. Qui si corregge il tiro, il proprietario va in pensione. Mi ero infatti stupito che un sex shop possa fare fallimento. Nella mia visione delle cose un sex shop è un po' come una compagnia di assicurazioni o un casinò, fallimento altamente improbabile. D'altro canto è vero che con internet è diventato più comodo, facile e sicuramente meno caro comprare certi giocattolini, che arrivano rapidamente e discretamente a casa. E ora aspetto quello che mi chiederà come faccio a saperlo...

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Eccola; come fai a saperlo Arci... ??? Io manco so come sono fatti certi negozi.... ;O)Hai impegni per il 4 gennaio... ?? sennò ci troviamo lì e ci facciamo la guerra a suon di martelletto; il lotto numero 6969 é assegnato a... Arciere... PAM ;xD Intanto ti auguro un 2018 meraviglioso, pieno di sorrisi e tanta salute... ;-)))))) Per le donne; ti lascio libero di scegliere a piacimento... però, ocio neh.... non farti abbindolare dalla prima che ti "Scodinzola" davanti;o) BUON ANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ARCI ;-***
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