Torna "Volabass", il volume di detti e modi di dire dialettali
Da metà novembre è disponibile nelle librerie del cantone il terzo tomo. Le espressioni ticinesi sono tradotte in italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo
BELLINZONA - "Volabass trì: mócala lì!". Da metà novembre è disponibile nelle librerie ticinesi il nuovissimo terzo tomo della serie: "Volabass trì: mócala lì!". Si tratta di una raccolta illustrata di alcuni dei più pittoreschi modi di dire del dialetto ticinese, tradotti e spiegati in italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo. Ad affiancare i testi plurilingue ci sono inoltre delle divertenti illustrazioni a colori con cui l’autore Christian Demarta rivisita e reinterpreta le figure che il dialetto già di per sé disegna.
Per citare qualche esempio, quelli che in dialetto vengono chiamati "fastidi grass" diventano nella traduzione letterale inglese "fat troubles". Gli "züchin" d’oltralpe in spagnolo si trasformano magicamente in simpatiche "calabacitas". E se "s’écrocher le cul" è la fedele trasposizione in francese del nostrano "scarpass al cüü", chi lo avrebbe mai detto che anche i tedeschi contemplano nella loro lingua natia l’espressione “Da waren die Augen wohl grösser als der Mund” per dire che "al ga l’öcc püsé grand che al böcc"?
Sulla scia del successo ottenuto dai primi due ("Volabass e schiva i sass!" e "Volabass 2: sta schisch!"), il terzo volume vuole esserne la naturale conclusione.




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