Argo 1, l'ex dipendente percepisce una rendita per invalidità in Italia
Alla figura di Mario Morini è dedicato un documento inviato a Governo e Magistratura, nel quale viene fatto cenno alle prestazioni assistenziali da lui percepite
LUGANO - Dal Caso Argo 1, come fosse il cilindro di un mago, continuano a venire alla luce nuovi elementi rendendo la vicenda sempre più complessa.
Ennesimi interrogativi vengono sollevati da alcune informazioni circa uno degli ex dipendenti della controversa agenzia privata di sicurezza: Mario Morini, classe 1962.
Oltre che essere una delle figure cardine di Argo 1 (è stato lui a raccontare la sua versione sulla ditta condotta da Marco Sansonetti, attualmente sotto inchiesta penale), Morini è ora oggetto di verifiche e approfondimenti. Alla sua figura - riporta il CdT - è dedicato un documento inviato a Governo e Magistratura, nel quale - tra le altre cose - viene fatto cenno alle prestazioni assistenziali percepite dallo stesso uomo, domiciliato a Como, in Italia.
Il 55enne risulta, infatti, titolare di una prestazione di invalidità civile parziale compresa tra il 74 e il 99% erogata nella città sul Lario (a partire dal febbraio 2009 e fino a oggi) con un importo netto di 289,80 euro se con reddito personale annuo inferiore a 4.800,38 euro abbinato al mancato svolgimento di attività lavorativa.
L’interessato, dal marzo del 2008 al settembre 2013 è stato iscritto in qualità di titolare d’impresa individuale «con esposizione debitoria e con cancellazione dal registro delle imprese a seguito di provvedimento autonomo della locale Camera di commercio di Como per irreperibilità agli indirizzi di lavoro e residenza, mentre attualmente la partita IVA posseduta risulta attiva».
Oltre a ciò c'è da considerare quanto percepito da Morini in Ticino dal 2013 al 2016. Ed anche la Maki Sagl con sede a Cresciano, società a garanzia limitata costituita dallo stesso 55enne che risulta socio e presidente della gerenza. L’indirizzo coincide con quello di un esercizio pubblico che, tra l’altro, avrebbe pure alloggiato in passato richiedenti l’asilo.
Se vi siano aspetti irregolari in questa faccenda spetterà scoprirlo al procuratore generale John Noseda.
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