Inaugurata la nuova sede unica del DEASS
La SUPSI ha riunito in un'unica sede tutte le attività di post formazione di base
MANNO - Il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI ha ufficialmente inaugurato la nuova sede della Formazione continua presso lo Stabile Suglio di Manno: un unico luogo in cui fruire dell’offerta formativa nelle aree dell’economia, del diritto, del lavoro sociale e della sanità.
Si è svolta martedì 10 ottobre presso la Sala Auditorium dello Stabile Suglio l’inaugurazione ufficiale della nuova unica sede della Formazione continua del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale SUPSI.
All'introduzione di Carmen Vaucher de la Croix, Responsabile Formazione continua DEASS, e al saluto di Alberto Petruzzella, Presidente del Consiglio SUPSI, è seguita la conferenza della Prof.ssa Luciana Vaccaro, Rettrice della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO) che ha sviluppato il tema delle sfide della digitalizzazione in relazione alla formazione continua per le SUP.
L’aumento delle attività di didattica e ricerca-servizi del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale, così come dell’offerta di formazione continua, ha spinto il DEASS verso una ridefinizione della logistica dipartimentale, riunendo in un’unica sede tutte le attività di post formazione base.
Dopo un primo trasferimento di parte della formazione continua DEASS avvenuto a settembre 2016 (area sanità ed EMBA - Executive Master of Business Administration), l’insediamento presso lo Stabile Suglio a Manno si è completato il 1° settembre 2017 con lo spostamento ufficiale di tutta l’offerta in economia, diritto e lavoro sociale. Oltre alla formazione continua, lo Stabile Suglio ospita anche il Centro competenze inno3, il Centro competenze tributarie e gli uffici del Master of Science in Business Administration con Major in Innovation Management.
La nuova unica sede si aggiunge agli altri edifici già occupati dal Dipartimento nel comparto di Manno (Stabile Piazzetta e Palazzo E).
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!