Giornate nere per il lavoro in Ticino. L'intervista a tutto tondo con il Consigliere di Stato Christian Vitta
BELLINZONA. Dopo il “martedì nero”, il mercoledì grigio. Prima la notizia del licenziamento collettivo (ennesimo) alla Diamond di Losone. Poi i 43 posti soppressi alla Vf di Stabio. Infine, ieri, l'annuncio della chiusura delle Officine di Bellinzona: subito rimangiato dalle Ffs ma sufficiente a riaprire la polemica. Per il mondo del lavoro in Ticino sembrano tornati i giorni peggiori della crisi, ma il direttore del Dfe Christian Vitta smorza i toni. In un'intervista concessa a tio.ch/20minuti il Ministro delle finanze risponde alle critiche e parla di «casi isolati, che vanno monitorati ma da soli non fanno una crisi».
Le brutte notizie però si accumulano. Vf, Diamond, Officine...
«Sono casi diversi. Sulle Officine, ad esempio, i lavori sono ancora in corso. Non mi risulta siano state prese delle decisioni».
Ci sono centinaia di posti a rischio. I sindacati accusano il Cantone di stare a guardare.
«Il Cantone è attivo e sta partecipando in prima persona e con attenzione agli approfondimenti che stanno facendo le Ffs. Bisognerà attendere i risultati finali, prima di trarre le conclusioni».
E con le multinazionali, come Diamond e Vf, fate abbastanza?
«Il margine di manovra è ridotto. C'è chi licenzia e chi assume, solo che fa meno notizia. È il mercato: non possiamo vietare i licenziamenti. È chiaro che anche un solo posto di lavoro in meno fa dispiacere. Ma possiamo impegnarci per creare delle condizioni quadro che incentivino gli insediamenti e nuovi posti di lavoro».
C'è chi si chiede se gli sconti fiscali ai grandi gruppi valgano la pena. Vf si è insediata solo nel 2013: ha già iniziato a delocalizzare.
«Parliamo di 43 posti di lavoro in uno stabilimento di 800. Non fa piacere, ma è positivo che l'azienda rimanga. Oggi vi possono essere settori che partono, domani ne possono arrivare altri. A prescindere dal caso specifico, in generale gli accordi tra il Cantone e le aziende che beneficiano di incentivi possono prevedere delle misure di correzione nel caso in cui i patti non sono rispettati».
Una buona notizia ieri c'è stata. Il preventivo 2018 del Cantone.
«Finalmente siamo tornati in positivo, dopo molti anni. Significa più risorse a favore di una progettualità politica, e anche nuove misure sociali. Si intende pure introdurre un'indennità cantonale di disoccupazione per una cerchia mirata di disoccupati. E questo anche grazie alla migliore situazione finanziaria».