Il fenomeno nella zona Buzza è incontrastato da anni. Elio Re, presidente del Patriziato: «C'è chi è entrato con la jeep nei terreni agricoli» Il WWF: «Multe ridicole. E i Comuni fanno troppo poco
BIASCA – In zona Buzza, a Biasca, non bastavano le discariche abusive, già segnalate in un precedente servizio di Ticinonline. Ora spuntano anche moto e fuoristrada che, illegalmente, sfrecciano a fianco dei pascoli. In realtà il problema andrebbe avanti ormai da anni. Sono gli stessi agricoltori del posto a raccontarlo. A cui si aggiungono le lamentele degli ambientalisti. «A volte al weekend c'è un baccano assordante – dice un contadino –. Le nostre bestie si spaventano».
Tra gas e freno – A provare disagio è anche chi frequenta la zona alla ricerca di pace e di relax. Elio Re, presidente del Patriziato, sta cercando di limitare, da tempo, il trial selvaggio alla Buzza. «In passato c'è anche chi si è permesso di entrare con una jeep nei terreni agricoli, facendo frenate e accelerazioni e rovinando i pascoli. Noi abbiamo piazzato alcuni cartelli, in cui si spiega a chiare lettere che questo genere di attività è contro la legge».
Emozioni – Su e giù tra sassi, alberi e pantani. Alla ricerca di percorsi adrenalinici e di emozioni forti. Secondo Re, a lanciarsi in questo genere di avventure sarebbero soprattutto giovanissimi attorno ai 18 anni di età. «Non riescono a capire che quella è una zona di pascolo, definita dal Piano regolatore».
Le accuse – Francesco Maggi, responsabile del WWF per la Svizzera italiana, punta il dito contro le autorità comunali. «Purtroppo – sostiene – questo è un problema che esiste anche in altre località ticinesi. I Comuni sono latitanti e tendono a chiudere un occhio quando si ha a che fare con tematiche ambientali. Sulla situazione alla Buzza di Biasca noi stessi abbiamo ricevuto varie segnalazioni».
Sanzioni contestate – «Chi viene beccato, rischia una multa che può essere anche di centinaia di franchi», fa notare Re. Maggi, dal canto suo, non è d'accordo. E ribatte: «Chi commette queste azioni rappresenta una minoranza. Che, tuttavia, continuerà a comportarsi in questo modo. Queste persone non vengono mai punite, e quando accade, le multe sono irrisorie, ridicole».