
BEDANO - Trasferirsi da Berna o dal canton Vaud in Ticino? Per chi cerca lavoro nell'industria (vedi il caso della famiglia Signorelli) potrebbe non essere una buona idea. Le agenzie interinali sono un passaggio obbligato: ma qui «il divario tra i salari proposti e quelli in vigore oltre Gottardo è molto marcato» spiega un operatore del settore. «I candidati difatti sono quasi tutti frontalieri». Tanto che alcune industrie ormai pagano direttamente i salari in euro.
È il caso della Mubea di Bedano: su 90 dipendenti, il 95 per cento ricevono buste paga in valuta europea (management compreso). Salario base: 13.50 euro l'ora lordi. Da noi contattato, il direttore Pierre De Magistri ha accettato di rispondere ad alcune domande.
Direttore, è vero? Pagate i salari in euro?
«È una misura introdotta con l'abolizione del cambio fisso, e che è diventata definitiva. Non siamo stati gli unici: in altre aziende questa soluzione genera abusi, non è il nostro caso».
Perché?
«Abbiamo proposto un cambio fisso equo, a 1.10. I dipendenti - pochissimi - che non hanno accettato, percepiscono ancora il salario in franchi. Si parte da 15 franchi all'ora o dall'equivalente in euro: 13.50».
Pochini.
«Ma applichiamo scatti annuali sistematici. E ricordo che nell'industria in Ticino non esiste un salario minimo obbligatorio».
Potrebbe arrivare però: la politica ne discute.
«In quel caso, da contratto abbiamo previsto per tutti i dipendenti un adeguamento salariale, per portarci al livello che prevederà la legge. Facciamo le cose in regola».
I salari però resteranno in euro?
«Sarebbe assurdo il contrario: i dipendenti hanno scelto così. A meno che si presentino in futuro dei candidati residenti. Ma questo finora è accaduto rarissimamente».
Per i salari, evidentemente.
«I motivi, credo, sono piuttosto gli alti requisiti tecnici e i duri ritmi di lavoro: lavoriamo su tre turni. I frontalieri, certo, hanno l'incentivo di una paga che, per un operaio, è pari a quella di un ingegnere nella nostra sede italiana (Mubea è una multinazionale, ndr.)».
Dire che questa azienda fa schifo è a dire poco, come possono pretendere che un indigeno sia interessato a lavorare per loro? Come può lavorare un residente per la bellezza di 15 CHF/ora che detratto gli oneri sociali arrivi, dopo le180 ore di lavoro alla bella cifra di 2300 CHF/mensili quindi è un'azienda fatta per soli frontalieri e che specula su questo, non penso che nella sede di Arbon (TG) gli stipendi sono uguali.