I rapporti tra il nostro cantone e le Ferrovie Federali rimangono tesi. Il Gruppo parlamentare PPD: «Il rispetto per il Ticino passa anche dal rispetto della lingua»
BELLINZONA - I rapporti tra il Ticino e le Ferrovie Federali sono parecchio tesi. Le cose sono precipitate soprattutto dopo la pubblicazione del controverso opuscolo “Visioni e apparizioni in Ticino”, criticato da più fronti.
A gettare nuovo carburante sul fuoco della polemica ci ha pensato il PPD, che dopo aver già posto 7 domande ai vertici delle FFS in merito ad alcuni discutibili passaggi dell’opera di Gschwend in cui il Ticino e i ticinesi venivano bistrattati, oggi contesta all’ex Regia federale un «poco rispetto della lingua italiana».
«Incredibile ma vero» - scrivono PPD e GG in una nota odierna, «l’italiano utilizzato dalle FFS per la vendita dell’agenda 2017 non è degno di essere definito tale». Ed effettivamente, curiosando sul sito internet delle ferrovie, gli errori saltano subito all’occhio. «Alcune frasi si commentano da sole» sottolinea il Gruppo parlamentare riportando alcuni strafalcioni presenti online. «Prendi il pratico e popolare agenda», «Mensile Panoramica dell'anno seguente, al mese una pagina» e ancora «Se si ordina un o due solo agendi senza ulteriore articoli» sono solo alcuni esempi di come la nostra lingua venga poco considerata oltre Gottardo.
Il Gruppo parlamentare intende quindi aggiungere un’ulteriore domanda alle 7 già menzionate. «Quando capiranno le FFS che il rispetto per il Canton Ticino e per la Svizzera italiana in generale passa anche dal rispetto per l’italiano? Fino a prova contraria la nostra rimane una delle lingue ufficiali della Confederazione».
«Questi episodi possono forse essere presi alla leggera e liquidati con un sorrisetto ma sono sintomatici della scarsa considerazione che ci viene riservata in quanto italofoni» conclude il gruppo popolare democratico.