Frida Andreotti nuova Direttrice della Divisione della giustizia
È la prima donna all’interno dell’Amministrazione cantonale a ricoprire il ruolo di responsabile di una Divisione dipartimentale
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha nominato Frida Andreotti quale nuova Direttrice della Divisione della giustizia del Dipartimento delle istituzioni, che sostituirà Giorgio Battaglioni prossimo al beneficio del pensionamento.
Frida Andreotti è la prima donna all’interno dell’Amministrazione cantonale a ricoprire il ruolo di responsabile di una Divisione
dipartimentale. Attinente e domiciliata nel Comune di Gambarogno, è attualmente capo staff della Direzione dipartimentale. Classe 1977, ha compiuto la propria formazione superiore presso le Università di Berna e di Ginevra, ottenendo in quest’ultima la licenza in diritto, a cui ha fatto seguito il brevetto di avvocato nel Canton Ticino e di recente una formazione post-diploma in magistratura (CAS “Judikative”) presso l’Università di Lucerna.
Dopo aver collaborato con alcuni studi legali in Ticino e all’estero, negli anni ha maturato un’importante esperienza in Magistratura quale vice-cancelliere redattore al Tribunale penale cantonale nonché quale cancelliere alla Corte di diritto fiscale del Tribunale amministrativo
federale a Berna e successivamente a San Gallo. A quest’ultima professione, a partire dal 2011 ha affiancato a tempo parziale quella di collaboratrice personale del Consigliere di Stato Norman Gobbi, funzione che poi ha assunto a tempo pieno dall’aprile 2013, ricoprendo
il ruolo di capo staff della Direzione del Dipartimento delle istituzioni.
Quale Direttrice della Divisione della giustizia, Frida Andreotti avrà il compito di dirigere la Divisione, pianificando e coordinando l’attività delle varie unità che la compongono. Assicurerà inoltre lo sviluppo, il coordinamento e la concretizzazione dei vari progetti
riorganizzativi e logistici in corso.
Il Consiglio di Stato ringrazia con vivo apprezzamento Giorgio Battaglioni per l’importante lavoro svolto e per l’impegno profuso nella sua lunga e proficua carriera in seno all’Amministrazione cantonale.




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