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CANTONE"Un forte radicamento sui luoghi di lavoro"

07.11.15 - 16:54
È l'obiettivo principale di Unia Ticino e Moesa per i prossimi anni
Ti-Press
"Un forte radicamento sui luoghi di lavoro"
È l'obiettivo principale di Unia Ticino e Moesa per i prossimi anni

TENERO - “Un sindacato che vuole organizzare i salariati e costruire un rapporto di forza per affermare i diritti dei lavoratori deve muovere la propria azione da una forte presenza sui luoghi di lavoro”, è questo che si legge nel Documento programmatico 2016-2019, approvato dal terzo Congresso regionale Unia Ticino e Moesa, svoltosi oggi a Tenero. “Un forte radicamento sui luoghi di lavoro è la premessa indispensabile  per tentare di costruire un argine che contrasti la forza d’urto delle politiche borghesi e padronali, contro il lavoro e anti-sociali”, è stato sottolineato.

Gli obiettivi - Sono stati definiti in questa sede anche gli altri obiettivi per i prossimi quattro anni: irrobustire ed estendere la rete dei militanti, profilarsi ulteriormente come forza sindacale e sociale capace di contrastare l’offensiva politica e padronale tesa a smantellare i diritti e a peggiorare le condizioni di impiego e di vita di tutti i cittadini e rilanciare l’azione sindacale sforzandosi di promuovere, difendere, diffondere e far crescere il valore della solidarietà tra tutte le lavoratrici e tutti  i lavoratori.

Come altro elemento indispensabile per un’azione sindacale efficace è stata quindi identificata una rete di militanti ancora più solida e robusta di quella attuale, cioè di quadri e di figure di riferimento sui luoghi di lavoro e nelle aziende, capaci di favorire la realizzazione di un “percorso sindacale collettivo e così costruire un rapporto che consenta ai salariati di veder riconosciuti i loro diritti, come dimostrano i conflitti andati in scena in Ticino negli ultimi mesi e il lavoro sindacale quotidiano”, indica il Documento programmatico. Ma il sindacato deve anche essere “forte nella società”, ha sottolineato il segretario regionale Enrico Borelli, cioè capace di “unire tutti i lavoratori (di ogni ramo professionale, del settore pubblico o privato) attorno ai grandi temi che toccano gli interessi dei salariati e dei cittadini”. Di qui la necessità di promuovere “campagne di società che intercettino l’attenzione dell’insieme dei salariati e della società”. Dalla difesa dei diritti pensionistici, alla battaglia contro la società delle 24 ore, alla lotta al dumping salariale, alla difesa del servizio pubblico, al legame che deve intercorrere tra difesa del territorio e della qualità di vita con la difesa delle condizioni di lavoro dignitose.

Il mondo del lavoro oggi - Il contesto in cui il sindacato è chiamato a operare è stato definito estremamente difficile. Enrico Borelli ha tracciato un bilancio del quadriennio passato: “Viviamo e subiamo una sempre più brutale messa in concorrenza dei salariati e assistiamo a un salto di qualità nell’elusione delle norme legali e contrattuali”, ha denunciato, ricordando fenomeni quali il caporalato e la falsificazione dei contratti di lavoro. Fenomeni specchio della “società del meno: meno Stato, meno diritti, meno salari, meno tutele”, ha annotato Borelli sottolineando comunque che “resistere è possibile se si agisce solidali e coesi”.

Un appello fatto suo anche dalla presidente nazionale Vania Alleva, che si è detta “nonostante tutto ottimista. “Perché comunque dei passi in avanti ne facciamo. Non immagino cosa sarebbe il mondo del lavoro se non ci fosse il sindacato”, ha affermato, invitando a denunciare e smascherare coloro che minacciano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Alleva ha in particolare ricordato come la destra populista dell’Udc usi le politiche xenofobe con lo scopo ultimo di smantellare i diritti dei lavoratori, di tutti i lavoratori, svizzeri o stranieri che siano.

Il vicepresidente nazionale Aldo Ferrari ha dal canto suo denunciato i tentativi padronali di minare la solidarietà tra i lavoratori evocando le recenti iniziative assunte dagli impresari costruttori nell’ambito dello scontro sul Contratto nazionale mantello, al centro dello sciopero di lunedì. “Ma non ci riusciranno: la solidarietà è la nostra vera forza” ha affermato.

Sempre in vista della mobilitazione di lunedì, il Congresso odierno ha approvato una risoluzione per esprimere solidarietà e sostegno ai lavoratori dell’edilizia. Con una seconda risoluzione i delegati hanno invece manifestato sostegno alla battaglia del personale della vendita in vista della votazione del 28 febbraio 2016 sulla revisione della legge cantonale sull’apertura dei negozi.

Nomine statutarie - Il congresso ha infine proceduto alle nomine statutarie:

Enrico Borelli Segretario regionale responsabile

Rolando Lepori Segretario regionale e responsabile del Settore Industria

Dario Cadenazzi responsabile del Settore Edilizia

Igor Cima responsabile del Settore Artigianato

Giangiorgio Gargantini responsabile del Settore Terziario (nuovo)

Mario Bertana, presidente regionale

Filippo Bonavena, presidente della sezione Sopraceneri

Giampiero Rigozzi, presidente della sezione Sottoceneri

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