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SCUDO FISCALE: Aumenta il rientro di capitali in Italia

In gennaio, il terzo mese di utilizzo della normativa, sono ammontate a 2 miliardi 179 milioni di euro le attività finanziarie regolarizzate, tre volte di più dei 704 milioni di euro 'rimpatriati' nei precedenti due mesi.
Giulio Tremonti, il padrino dello scudo fiscale - foto d'archivio
SCUDO FISCALE: Aumenta il rientro di capitali in Italia
In gennaio, il terzo mese di utilizzo della normativa, sono ammontate a 2 miliardi 179 milioni di euro le attività finanziarie regolarizzate, tre volte di più dei 704 milioni di euro 'rimpatriati' nei precedenti due mesi.
Aumenta in Italia il ritmo dei capitali «rimpatriati» utilizzando la normativa dello «scudo fiscale». In gennaio, il terzo mese di utilizzo della normativa, sono ammontate a 2 miliardi 179 milioni di euro le attività finanziarie regol...
Aumenta in Italia il ritmo dei capitali «rimpatriati» utilizzando la normativa dello «scudo fiscale». In gennaio, il terzo mese di utilizzo della normativa, sono ammontate a 2 miliardi 179 milioni di euro le attività finanziarie regolarizzate, tre volte di più dei 704 milioni di euro 'rimpatriati' nei precedenti due mesi. A renderlo noto è l'Ufficio italiano cambi (Uic). In tre mesi le operazioni di rimpatrio e regolarizzazione hanno quindi riguardato un ammontare pari a 2 miliardi 883 milioni di euro.

L'indicazione fornita oggi dall'Uic mostra quindi un incremento dell' utilizzo della normativa dello Scudo. Ma è ancora difficile considerare i dati significativi per valutare l' efficacia di questo strumento perchè la scadenza iniziale (del 28 febbraio) è stata recentemente prorogata dal governo, per consentire la regolarizzazione fino al 15 maggio (con una ulteriore estensione fino al 30 giugno per i soli investimenti difficili da smobilizzare).

Dai dati si possono comunque trarre alcune indicazioni: la regolarizzazione viene fatta principalmente rimpatriando i capitali esportati illegalmente più che regolarizzando le consistenze patrimoniali possedute all'estero e la Svizzera è il «forziere» dal quale provengono la maggior parte di questi investimenti.

ATS/RED

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