Genitori pazzi per l'orecchino a 5 anni

Mamme e papà chiedono con sempre maggiore insistenza il piercing all'orecchio per il proprio bimbo. Il gioielliere: "C'è chi lo fa con arroganza". Il pediatra: "Occhio alle infezioni"
BELLINZONA – L’orecchino a 4 o 5 anni? Per molti genitori sembra essere una priorità. Tanto che sono sempre di più le mamme e i papà che si recano in gioielleria o in farmacia per chiedere il piercing per il proprio bimbo. Un trend significativo se si pensa che di recente la presidente della Fondazione svizzera per la protezione dell’infanzia Jacqueline Fehr ha annunciato l’intenzione di presentare una mozione parlamentare a Berna, volta a tutelare in tutti i modi il corpo dei bambini non ancora in grado di prendere decisioni.
Infezione - La mozione di Fehr riguarderebbe soprattutto pratiche come la circoncisione. Ma sarebbe estesa anche a orecchini e affini poiché, a detta della stessa parlamentare socialista, troppo spesso anche in questi casi sarebbero i genitori a decidere per il figlio. “Orecchini ai bambini? Ne mettiamo almeno uno al giorno – spiega Roberto Tettamanti, titolare dell’omonima gioielleria di Bellinzona –. Di solito cerchiamo di agire con criterio, se un bimbo è troppo piccolo proviamo a fare cambiare idea al genitore”. “Non si tratta di una pratica barbarica – precisa il pediatra Piero Balice –, ma con i bambini troppo piccoli c’è comunque un serio rischio di infezione. L’orecchino si infetta e si ingloba nel lobo dell’orecchio”.
Insistenza – C’è chi l’orecchino per il figlio lo chiede per ragioni etniche, culturali. Ma c’è anche una folta schiera di genitori che lo fa per moda, per tendenza. E sembra essere la parte più problematica. “Di genitori che insistono ce ne sono parecchi – sottolinea Alfredo Paganetti, proprietario delle gioiellerie Charly Zenger in Ticino –. Noi per principio non interveniamo sui bambini di età inferiore ai 5 anni. In ogni caso cerchiamo sempre di capire se il piccolo è convinto o no, lo si capisce osservando il suo atteggiamento. Se è agitato, se ha paura, è meglio ed è giusto lasciare perdere”. “Non deve essere il genitore a decidere – aggiunge Tettamanti –, a volte purtroppo è così. Alcuni genitori si rivolgono a noi con arroganza, supponenza”.
L’asticella - Dal punto di vista del medico la linea da prendere è chiara. Balice non ha dubbi: “Non ci sono indicazioni precise su quando portare i primi orecchini. Ma sconsiglio vivamente di fare il piercing all’orecchio prima degli 8 anni”. E in alcuni negozi l’asticella è stata alzata proprio per evitare imposizioni o conseguenze di natura sanitaria. Elena Mancini, responsabile del negozio Christ di Grancia spiega: “La nostra ditta ha deciso che il piercing all’orecchio può essere fatto solo ai bambini che hanno già compiuto almeno i 7 anni. E solo al lobo. A 7 anni un bambino è forse più capace di decidere rispetto a quando ha solo 5 anni”.
Farmacie - In parallelo aumentano le farmacie che si assumono il compito di fare il fatidico ‘buco’ ai più piccoli. “Ma non ci sono direttive in merito – fa notare Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale –. Se un intervento lo fa un operatore sanitario, a priori deve conoscerne i rischi e le azioni che consentono di evitare i pericoli. Noi pretendiamo che chi si assume la responsabilità di certi interventi lo faccia con coscienza e con i giusti strumenti. Anche perché nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto, potrebbero scattare sanzioni da parte delle autorità sanitarie”.



