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LOCARNO

Un ticinese scopre un "pianetino" e lo dedica all'IRSOL

A Locarno, l'IRSOL, un istituto di ricerca solare che collabora con fisici di tutto il mondo, ringrazia il professor Sposetti, scopritore di un piccolo pianeta
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Un ticinese scopre un "pianetino" e lo dedica all'IRSOL
A Locarno, l'IRSOL, un istituto di ricerca solare che collabora con fisici di tutto il mondo, ringrazia il professor Sposetti, scopritore di un piccolo pianeta
LOCARNO - Si chiama Stefano Sposetti ed è un docente di fisica al liceo di Bellinzona con la passione per l'astronomia. Ed è proprio durante le sue ore dedicate al suo hobby, che è riuscito a scoprire un piccolo pianeta a cu...

LOCARNO - Si chiama Stefano Sposetti ed è un docente di fisica al liceo di Bellinzona con la passione per l'astronomia. Ed è proprio durante le sue ore dedicate al suo hobby, che è riuscito a scoprire un piccolo pianeta a cui ha dato il nome di IRSOL.

IRSOL è l'acronimo per Istituto Ricerche Solari Locarno e si occupa di osservare e studiare i fenomeni solari. IRSOL è riconosciuto a livello europeo quale centro di misura di polarimetria.

Sposetti ha deciso di dedicare all'IRSOL il nome del pianetino 75569 da lui scoperto il 2 gennaio 2000, con una dedica proprio all'istituto "leader nel campo della polarimetria". Il pianetino, dal diametro di 2-4 chilometri, ha la sua orbita situata oltre quella di Marte.

L'Isituto Locarnese, grato al professore per il suo generoso gesto di riconoscimento dell'attività dell'IRSOL, annuncia, inoltre che, grazie alla collaborazione di osservatori svizzeri, indiani e francesi, è riuscito a mettere a punto una tecnica per misurare campi magnetici nella cromosfera solare al centro del sole. La strumentazione unica presente all'IRSOL - si legge nel comunicato diramato - ha permesso di dimostrare che un fenomeno fisico recentemente scoperto può essere utilizzato per questo tipo di misure. La notizia sta per essere pubblicata sulle più prestigiose riviste di astrofisica. Come fa notare l'Istituto, il campo magnetico solare è il motore dei fenomeni eruttivi ampiamente descritti dalla stampa in questi giorni.

Un’ulteriore notizia positiva sta nel fatto che l’attività principale per la quale l’IRSOL è conosciuto a livello internazionale (misure della polarizzazione della luce proveniente dal Sole con un’alta risoluzione e affidabilità, tecnologia cui partecipa anche la SUPSI), è stata individuata a livello europeo come uno dei temi importanti per la ricerca europea (azione COST). Questo fatto permetterà una maggiore collaborazione con altri enti di ricerca svizzeri ed europei attivi nel campo delle misure di polarizzazione in astronomia.

Per comprendere meglio alcuni aspetti dell'importanza e delle attività dell'IRSOL nell'ambito della ricerca ticinese, ci facciamo aiutare da Michele Bianda, responsabile del centro.

Professore, cosa succede quando una persona scopre un "pianetino"?
"Colui che ritiene di aver scoperto un pianetino lo comunica al Planet Center, ente internazionale che si occupa di coordinare e classificare tutte le informazioni e i dati inerenti a questo settore di attività. Sarà il Planet Center a verificare, infatti, attraverso controlli incrociati, l'effettiva esistenza di questo corpo celeste e certificarlo. Una volta verificato ciò, l'autore della scoperta ha il diritto di attribuire un nome al proprio pianetino. Sposetti ne ha scoperti parecchi e uno di questi ha deciso di chiamarlo IRSOL, nome riconosciuto dall'unione astronomica internazionale".

Questo cosa significa per voi?
"E' un gesto molto apprezzato e ne siamo riconoscenti".

Quante persone lavorano all'IRSOL?
"A livello di personale fisso siamo pochi, due ricercatori e una segretaria a tempo parziale. Ma questo numero limitato di collaboratori potrebbe trarre in inganno. Essendo un istituto di ricerca, siamo legati a collaborazioni con altri istituti nazionali e internazionali e quindi, in realtà, facciamo parte di una rete internazionale su scala mondiale".

IRSOL è riconosciuto quale centro specializzato nella polarimetria. Cos'è la polarimetria?
"Studiamo i fenomeni fisici della luce, dalla quale si possono ricavare immagini e colori. Questo serve a capire come funziona il sole e i suoi meccanismi. Il sole è il motore del nostro clima. Meglio si comprende il suo funzionamento, meglio si capisce l'influsso del sole sul comportamento del clima terrestre.  Grazie alla polarimetria, si riesce a misurare una componente molto importante del sole, cioé i suoi campi magnetici, che assumono forme molto complicate e sono responsabili delle eruzioni solari, tornate d'attualità in questi giorni".

p.d'a.

Foto Keystone

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