Un gangster movie brasiliano, "per i giovani di tutte le età"

In concorso il sequel
In concorso il sequel
LOCARNO - "Tutto o niente", ma per gli amici "Tutto". Volendo si potrebbe anche dire "tale padre, tale figlio" dato che "Tutto o niente" è il nome d'arte e di battaglia del figlio di Luz Vermelha (Luce rossa), leggendario fuorilegge di Sao Paolo. Il film in concorso, Luz nas trevas - a volta do bandido da Luz Vermelha (Luci nella notte, il ritorno del bandito della luce rossa), fonde sapientemente il processo di redenzione e fuga dal carcere della leggenda criminale brasiliana con l'ascesa delinquenziale del figlio che, al motto del "Tutto o niente", ripercorre la strada del padre. Un giovane gangster che tra rapine, stupri, seduzioni e occasionali assassini si farà spazio nella società brasiliana abilmente derisa dai due registi Icaro C. Martins e Helena Ignez. E proprio Helena Ignez rappresenta il prefetto collegamento con il film del 1968 O Bandido da Luz Vermelha del regista Rogerio Sganzerla, di cui il film oggi in concorso rappresenta un vero e proprio sequel.
Mentre "Tutto o niente" si avvicina al carcere nel suo climax criminale, suo padre, che se da una parte lamenta una ingiusta carcerazione dall'altra si addossa le responsabilità dei crimini mai risolti in cambio di comodità e visite femminili in cella, si avvicina alla libertà riuscendo in una grottesca evasione involontariamente aiutato da una visita in prigione di un rappresentante dell'elite politica del paese.
C'è molta ironia nella pellicola dei due registi e le belle scelte stilistiche, che si rifanno ai classici gangster movie, ma con una vena decisamente più latina, rendono gli 83 minuti del film piacevoli anche se non indimenticabili.
Indimenticabile invece il segno lasciato da Sganzerla nel cinema brasiliano, un regista che Helena Ignez ha definito "visionario, intellettuale e allo stesso tempo popolare". La regista, fortemente legata al regista brasiliano, ha poi raccontato in conferenza stampa che è stato lo stesso regista ad incaricarla di realizzare il film da lui scritto prima di morire. "Il film è indirizzato ad un pubblico giovane, ai ragazzi che amano Rogério e che lo hanno scoperto negli ultimi anni guardando i suoi film su dvd" ha chiarito infine la regista concludendo che "questo, come i film di Sganzerla, è un film dell'avvenire. È un film per i giovani di tutte le età".
s.g.
Foto apertura: Festival Film Locarno









Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!