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BELLINZONA

La vicenda Castelgrande e le accuse di strumentalizzazione

La vicenda Castelgrande e le accuse di strumentalizzazione
BELLINZONA - Continua la telenovela Castelgrande. Con un comunicato stampa il Consiglio di Stato ribatte al gestore del ristorante Castelgrande. Il Consiglio di Stato parla addirittura di evidente tentativo di strumentalizzazione dei fatti effet...

BELLINZONA - Continua la telenovela Castelgrande. Con un comunicato stampa il Consiglio di Stato ribatte al gestore del ristorante Castelgrande. Il Consiglio di Stato parla addirittura di evidente tentativo di strumentalizzazione dei fatti effettuata dal rappresentante legale del gestore del ristorante Castelgrande.

L’organizzatore della manifestazione, al quale ha fatto riferimento anche la stampa, non è né il Consiglio di Stato né il Dipartimento delle finanze e dell’economia ma è l’associazione Netzwerkwasser, che annualmente organizza un evento di risonanza nazionale e che quest’anno ha scelto il Ticino. Il DFE - specifica il Governo - è coinvolto solo nella misura in cui la sua Direttrice – così come la Consigliera Federale Eveline Widmer-Schlumpf – è stata invitata come ospite. Questa situazione è parsa evidente anche alla seconda camera civile del Tribunale di appello che ha in proposito deciso di rifiutare questa presunta prenotazione come prova per un cambiamento di rotta delle scelte del Consiglio di Stato, che ribadisce invece la propria volontà di assicurare il prima possibile l’insediamento al Castelgrande della Scuola superiore alberghiera e del turismo.

Il Governo "ritiene opportuno puntualizzare che l’organizzatore della manifestazione non ha mai confermato di accettare un’offerta da parte del gestore del ristorante Castelgrande, dato che nemmeno la scelta della sala che dovrà ospitare fino a 300 persone è definitiva. In particolare sembrano non convincere – per motivi logistici – le caratteristiche strutturali della Sala Arsenale. Sala che è gestita dall’Ente Turistico di Bellinzona e che per un ottimale sfruttamento oltre le 200 persone richiede degli interventi tecnici audio-video particolarmente onerosi. Il CdS non è per il momento informato su una scelta definitiva fatta dall’organizzatore, che sembra però essere orientato verso soluzioni alternative che permettano di avere una sala meglio adatta alle esigenze di una conferenza con una grande partecipazione di pubblico.

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