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Processo Fera, Zali: "Il processo lo lasci fare a me"

Amici e parenti reagiscono nuovamente alle dichiarazioni dell'imputato e Zali interviene
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Processo Fera, Zali: "Il processo lo lasci fare a me"
Amici e parenti reagiscono nuovamente alle dichiarazioni dell'imputato e Zali interviene
LUGANO - Riprende il processo a Fabio Lai, dopo l'interruzione di 10 minuti, con l'accusato che ripercorre il proprio passato. Il giudice Claudio Zali guida l'imputato in questa ricostruzione dalla quale trapelano "errori giovanil...

LUGANO - Riprende il processo a Fabio Lai, dopo l'interruzione di 10 minuti, con l'accusato che ripercorre il proprio passato. Il giudice Claudio Zali guida l'imputato in questa ricostruzione dalla quale trapelano "errori giovanili". "Io non capisco, se qualcuno mi mette le mani addosso senza che gli abbia fatto nulla..." frase questa, detta da Lai, che porta alla reazione dei familiari e amici di Giuseppe Fera presenti in aula. "Il processo lo lascia fare a me" chiede Zali al padre di Fera.

L'attenzione passa in seguito ad un secondo episodio che aveva visto coinvolto l'imputato. Un episodio, per il quale l'imputato afferma la sua estraneità ai fatti, ma che avevano portato ad una sentenza di 5 anni. "Lei non ha espiato il carcere duro, ma la condanna era per quel reato e per altri due", afferma Zali che snocciola in seguito una serie di reati commessi dall'imputato che variano dalla tentata rapina, falsa testimonianza fino alla detenzione e spaccio di stupefacenti. "Si parla di associazione a delinquere perché in realtà lo eravate", afferma Zali.

Parenti e amici di Giuseppe Fera seguono attenti la ricostruzione del passato di Fabio Lai. Un dolore che si percepisce in modo evidente e che a stento riescono a trattenere.

sa. ga
 

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