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In aula i presunti complici di Juilland

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In aula i presunti complici di Juilland
MILANO - Si è svolto ieri a Milano il processo nei confronti dei presunti complici di Francesco Juilland, il produttore cinematografico luganese di 43 anni, già candidato per la Lega dei Ticinesi, il quale per questa stessa vicenda...

MILANO - Si è svolto ieri a Milano il processo nei confronti dei presunti complici di Francesco Juilland, il produttore cinematografico luganese di 43 anni, già candidato per la Lega dei Ticinesi, il quale per questa stessa vicenda giudiziaria sarà giudicato a Lugano.

La richiesta di pena più alta, riporta oggi laRegioneTicino - è stata per i due principali imputati italiani, Massimo Marini, ritenuto la mente della truffa e Fabrizio Minetti. Fu Marini, secondo la pubblica accusa, a creare  sotto falso nome le  polizze assicurative, a clonarle, duplicarle e reintestarle facendo apparire che le stesse erano emesse da un’agenzia della Ina Assitalia di Milano. polizze che come è ormai noto  furono usate da Juilland come garanzia per ottenere dalle banche di Lugano linee di credito. Juilland ha sempre detto finora che none ra al corrente della truffa, e che agiva in totale buona fede.

Quattro anni di detenzione sono stati richiesti ieri anche per Minetti che ricoprì pure un ruolo direttivo all’interno del vasto raggiro. Tre anni e mezzo sono stati proposti per un 49enne che ebbe fra l’altro il compito di contattare le banche; tre anni di carcere sono poi stati richiesti nei confronti di un commercialista 46enne italiano che finì agli arresti a Lugano.

Inoltre laRegioneTicino riferisce di un nuovo interrogatorio per Francesco Juilland, il cui rinvio a giudizio sarebbe previsto entro la prima parte del 2010.


 

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